myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
TERMOLI – “Sono fermi al palo i due progetti inerenti la depurazione a Termoli: il nuovo impianto del Sinarca e quello di sollevamento di Rio-Vivo per cui prepariamoci a trascorrere un’altra estate con i miasmi“. Così l’ex sindaco di Termoli, Antonio Di Brino in una conferenza stampa, in Comune, in cui ha fatto il punto della situazione sulla questione ambientale della città.
“Sull’impianto di sollevamento di Rio-Vivo – ha detto – , appaltato inizialmente per 200 mila euro ma bloccato, è stato fatto un secondo progetto ma i tempi sono lunghi; l’Egam non viene ancora istituzionalizzata, la Crea, società di gestione del sistema idrico di Termoli ha rinunciato alla proroga del contratto da parte del Comune per proseguire nell’attività, di conseguenza siamo in pieno marasma – ha proseguito Di Brino -. Ci avviamo ad attraversare un’altra estate con miasmi maleodoranti e con una situazione simile a quella della scorsa estate. Termoli è una città bloccata e piegata su se stessa da ormai 3 anni”.
Con Di Brino hanno avvalorato la situazione difficile in cui trova l’ente municipale anche il consigliere comunale di minoranza, Annibale Ciarniello e Cristian Zaami, esponente locale di “Direzione Italia”. Di Brino ha sottolineato come dal 2013 ad oggi il Piano finanziario della Teramo Ambiente sia aumentato di 1 milione di euro. “Questa maggiore spesa sarà pagata dal contribuente – ha proseguito -.Sulla Iuc non si poteva aumentare oltre perché le tariffe sono già al massimo. L’amministrazione da me presieduta ha lasciato nelle casse comunali 7 milioni di euro della Edison che sono già spariti, spesi, non si capisce dove siano andati a finire”.