TERMOLI _ Domani, giovedì 24 settembre 2009, alle ore 18.00, nel Castello Svevo, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2009, sarà inaugurata la mostra “Cinquant’anni di civetteria, con un inserto militare – Portacipria, bigiotteria e astucci, borsette e borsellini, borse da viaggio e cimeli patriottici dal 1845 al 1945”, ideata e curata dalla Presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI Molise), Nicoletta Pietravalle, e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Termoli. La mostra resterà aperta fino al 27 settembre 2009 con orario 10.00 – 13.00 e 16.00 – 20.00.
Il catalogo della mostra si apre con una testimonianza del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, e presenta un saggio di Nicoletta Pietravalle. Il materiale esposto proviene per la maggior parte dalle collezioni di Nicoletta Pietravalle.
Tra gli oggetti presentati dai Soci della Sezione Molise si segnala un’interessante ascia in ebano e acciaio, abitualmente custodita nel Palazzo Tirone ad Agnone assieme ai ricordi del tenente di artiglieria Giovanni Tirone, morto a Dogali nel 1887.
Tra gli astucci si segnalano quelli in pregiato velluto verde, bordeaux, azzurro, con iniziali e stemmi di antiche famiglie del Regno di Napoli, di cui il Molise faceva parte.
Tra gli accessori da viaggio spicca la valigetta di cartone appartenuta alla giornalista e scrittrice molisana Lina Pietravalle (1887 – 1956), vincitrice di un Premio Viareggio e autrice di quattro raccolte di racconti e di un romanzo editi da Mondadori e da Bompiani negli anni ’20 – ’30.
La bigiotteria esposta risale alla prima metà del Novecento. Di particolare rilievo la cintura, le collane girocollo e i bracciali del modello “a tubo di gas”, che in gioielleria fu uno dei cavalli di battaglia di Bulgari e di celebri gioiellieri francesi e poi anche americani. Borsette da sera e da giorno, decorate in perline o finemente ricamate, richiamano il leggiadro Ottocento.
Borsette e pochette in coccodrillo a vari colori, con le loro cerniere cromate, riconducono all’elegante epoca in mezzo alle due guerre. La bella medaglia del generale Armando Diaz della Vittoria, il cui pronipote è presidente della Sezione Lazio dell’ADSI, sottolinea l’amor di patria e il valore delle memorie. Conclude temporalmente la mostra un necessaire d’ordinanza delle Forze Armate del Ventennio, intestato a Italo Balbo.