
Premesso che quello della differenziazione dei rifiuti, rappresenta un passaggio obbligatorio e condiviso verso un miglioramento civile e sociale di Termoli, per contribuire a ridurre l’impronta negativa che l’uomo ha determinato per decenni a danno del Pianeta, quello che viceversa appare criticabile sono il metodo e le modalità di conferimento con cui si cerca di metterla in atto, con le pesanti problematiche che stanno affiorando.
Non è pensabile, crediamo, fare una differenziata “porta a porta” scaricandone gli oneri tutti sulle spalle dei cittadini. Come si può pensare, per prima cosa, di realizzarla utilizzando la stessa forza – lavoro e mezzi sinora impiegati per la normale raccolta? Come può un’Amministrazione prevedere che i costi della movimentazione, e soprattutto del lavaggio dei bidoni per l’umido, vengano addossati ai condòmini? In un periodo già di forte crisi, è lecito ed opportuno caricare i cittadini di ulteriori aggravi economici? Detto francamente, siamo nella classica situazione del “cornuto e mazziato”, ci si passi il termine poco scientifico ma, ahinoi, molto calzante: i termolesi si trovano, da una parte obbligati a sforzarsi a differenziare i rifiuti: di contro, non solo non gli viene detratto nulla dalla normale Tassa sui rifiuti, ma si ritrovano l’onere di pagare un’impresa per la imprescindibile pulizia dei bidoni dell’umido (o si pensa che i condòmini si mettano d’accordo e, a turno, lavino il contenitore da centinaia di litri nella propria vasca da bagno?). Non solo, ma visto l’obbligo di non esporre i contenitori all’esterno dei condomìni, gli amministratori di questi dovranno obbligatoriamente fare ricorso a personale esterno per garantire il trasporto ed il ritiro dei bidoni nelle ore prestabilite, con ulteriore aggravio di spese.Qualcuno dell’Amministrazione comunale ha già provato a sollevare e trasportare un bidone, magari quello pieno di carta (il più pesante anche se il meno maleodorante) su per il suo sottoscala e portarlo all’esterno? E ancora: in caso di condizioni meteorologicamente avverse (pioggia, vento), con perdita o danneggiamento dei bidoni, è sempre il condominio che deve pagare per acquistare dalla Teramo Ambiente un nuovo bidone! Non basti ciò, l’abitante di Termoli non ci guadagna nemmeno come facente parte della comunità: infatti il contributo CONAI sulla differenziazione dei rifiuti a quanto pare va alla Teramo Ambiente, non certo al Comune.
Per non parlare della, consentitecelo, presa in giro delle assemble con i cittadini e gli amministratori di condominio fatte solo ora, quando i giochi sono fatti e il contratto stipulato, e non preventivamente quando si poteva far tesoro del confronto con la cittadinanza e magari, arricchirsi del contributo di modelli di conferimento adottati in altre cittadine (isole ecologiche e di prossimità)….ma forse la comunicazione, il confronto, la trasparenza, l’apporto del cittadino comune, per questa Amministrazione è un rifiuto indifferenziato da avviare alla discarica e non valorizzabile.