La nostra risposta è chiara e sappiamo che su questo c’è piena condivisione anche con la Regione: il Molise ha un servizio idrico pubblico di elevato livello che, tenuto conto anche delle peculiarità di una regione come la nostra, va ulteriormente valorizzato e potenziato. Il senso delle modifiche statutarie risiede proprio in questo: Molise Acque si candida a risolvere le criticità del ciclo dell’acqua, che si sedimentano nelle fatiscenti reti distributive a valle, insieme e di concerto con i Comuni e mantenendo in questo modo il perimetro gestionale nell’ambito di un servizio pubblico correttamente inteso. Affianco a questo percorso, Molise Acque deve poter anche sperimentare strade di efficientamento energetico, perché dispone di un avanzato know how professionale e tecnico e può dare un grande contributo allo sviluppo delle energie rinnovabili in regione, nello specifico quelle idroelettriche.
Siamo fiduciosi, quindi, che questo sforzo organizzativo possa avere successo e stiamo investendo ogni energia, sia come Consiglio di Amministrazione che come direzione e struttura, verso un traguardo davvero importante”. Il Consiglio di Amministrazione, nella stessa riunione, ha anche deliberato in materia di ottimizzazione degli approvvigionamenti di energia, con la costituzione di un consorzio di acquisto con l’Asrem e ha stabilito di dismettere gli acquedotti extraregionali, che non rientrano più tra gli obiettivi aziendali. A tal proposito sarà costituito quanto prima un tavolo di confronto con la Campania e la Puglia per formalizzare la cessazione di questa tipologia di gestione.