A questo proposito, non per fare la cassandra della situazione, fa un po’ effetto Iorio che a trentadue denti ci racconta a reti unificate dei successi e dei destini magnifici e progressivi della nostra terra che, senza offesa alcuna per l’Argentina, ha stipulato un protocollo d’intesa con la Provincia di Rosario, antica terra d’emigrazione molisana (i panettieri di Ripalimosani ad esempio) che purtroppo non ci risulta possa essere in grado di modificare il nostro destino economico. Sulle dichiarazioni di Vitagliano, poi, e sui comunicati stampa dei suoi uffici, ci sarebbe da stendere un velo pietoso per l’inconsistenza delle argomentazioni sui fantomatici fondi anticrisi che solo due, dicasi due, aziende hanno potuto percepire. Eppure i nostri sono gli stessi che tra una dichiarazione e un’altra hanno rimpinguato le casse degli azionisti dello zuccherificio, accettando poi l’ingresso nella compagine azionaria di soggetti non ben specificati e facenti capo a nazionalità estere. E della Solagrital vogliamo parlarne? E della Geomeccanica? E della chiusura della Marrollo di Mafalda? E della Ittierre, che viene sbertucciata sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali, che arrivano ad adombrare zone grigie nella nostra regione? E della new entry in zona retrocessione della Manuli? Riescono ad immaginare lorsignori che c’è gente onesta, capifamiglia che soffrono come cani per la povertà che sta toccando le loro famiglie?
Eppure i nostri eroi, che a parole dalle nostre parti continuano con le favolette del tutto va bene, sono gli stessi che si crogiuolano al sole del presidente del consiglio Berlusconi e che in occasione delle elezioni di turno ritirano fuori la faccia feroce contro i lavoratori, appoggiando tutte le peggiori iniziative governative sull’abolizione dell’articolo 18 e di ogni tutela dei sacrosanti diritti costituzionalmente riconosciuti. Per non parlare della pseudo-ricostruzione post-terremoto, che, alla faccia del modello Berlusconi, lascia ancora senza casa centinaia e centinaia di famiglie, vecchi e persone svantaggiate sotto ogni profilo.
Vi sembra normale che ci siano una pletora di personaggi che già percepiscono, sempre grazie a lorsignori, stipendi da mille e una notte che continuano a percepire indennità, ingaggi, consulenze e prebende che vengono mensilmente sottratti ai pochissimi fondi rimasti? Tutto questo sta avvenendo nel paese dei balocchi che si chiama Molise e in tanti, troppi, fanno ancora finta di non vedere e non capire, ma io sono convinto che sia diventato improcrastinabile un ribaltamento di questo stato di cose. Bisogna impegnarsi affinché termini questo dominio sul Molise di una ristretta lobby affaristica che ci sta portando indietro nel tempo, quando i diritti non erano considerati tali e i galantuomini approfittavano di tutto. Bisogna far sentire che c’è un Molise che non ci sta alla rapina del territorio di chi si sta vendendo a cifre folli il business dell’eolico, così come hanno già fatto con le turbogas. Non accettiamo questa deriva con rassegnazione, impegniamoci per cambiare.
Carmine Perugini