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TERMOLI _ Elezioni Termoli 2010: con i comizi della serata cala il sipario su una campagna elettorale, molto intensa puntata tutta sulla comunicazione mediatica, sulle “ospitate” di deputati, leader di partito, sui “patti” con i cittadini a base di cene e rinfreschi conviviali senza dimenticare il ricorso alla fantasia da parte di alcuni aspiranti consiglieri comunali tra l’esercito di candidati scesi in campo nella difficile competizione elettorale.
Le comunali 2010 saranno sicuramente ricordate negli annali della storia cittadina per il gran numero di candidati, circa 542 di cui la metà non di Termoli ma provenienti o addirittura residenti nei centri limitrofi, per le conferenze stampa quotidiane dai candidati per pronunciare anche solo qualche frase pur di comparire sui media regionali ogni giorno, per una campagna elettorale in stile “Grande Fratello“. I candidati sindaci sempre sotto i riflettori, gli aspiranti consiglieri anche, i continui arrivi di politici di spicco come in voga nella miglior tradizione delle elezioni regionali.

Insomma è stata una compagna elettorale in cui a farla da padrone sono stati botta e risposta giornalieri fatti spesso di polemiche sterili per risponde su quell’azienda o su quell’altra, per dire spesso banalità o per ribadire concetti già “passati in giudicato” ma ripetuti all’infinito pur di dire assicurarsi la “comparsata” quotidiana.

I residenti di Termoli sono stati letteralmente presi d’assalto al telefono fisso, sul cellulare, via posta, via internet e per strada. A qualsiasi ora del giorno e della notte sms, mms, telefonate alle ore più insolite, insomma non sono stati lascati in pace per oltre un mese. Stressati fino all’inverosimile, oggi hanno tutti tirato un sospiro di sollievo. “Meno male che è finita, non se ne poteva proprio più” il commento generale di oggi tra i numerosi termolesi che hanno affollato il centro.

Per certi versi questa campagna elettorale ha consacrato oltre ai media un altro mezzo di comunicazione, considerato efficace da più di qualcuno: la propria automobile.

In molti, infatti, non avendo un “budget” importante per poter stampare manifesti e pagare attacchini per poterli affiggere dal mattino fino a sera, hanno pensato ad un altro stratagemma. Il risultato? Zero spesa, visibilità continua ed in ogni parte della città.

Volantini con il proprio viso in primo piano affissi sulla propria automobile o furgone dove è stato addirittura attaccato il fac simile per votare. E, così, il gioco è fatto.

Fantasia a parte, domenica mattina alle 8 aprono i seggi e si darà il via alle operazioni di voto che dureranno fino a lunedì. E’ già previso l’arrembaggio dei rappresentanti di lista davanti le sezioni di voto e messaggi silenziosi all’indirizzo di coloro che si recheranno alle urne. Ma il “verdetto” del popolo avrà la meglio su messaggi mediatici dai più sofisticati fino a quelli subliminali basati sull’incoscio.

Le urne sono sovrane e spesso sono proprio loro che sorprendono, lasciano senza parole, esaltano o distruggono candidati, ideologie o convincimenti di sorta. C’è più di qualcuno che ricorda: “l’urna è femmina, quindi volubile e inaspettata”. Non resta, dunque, che… attendere martedì prossimo. “Chi vivrà vedrà”.