Il segretario regionale del Pd Danilo Leva fa un’analisi politica del voto di Termoli. “L’Idv perde il 21 per cento dei consensi a Termoli”
Danilo Leva sgombera subito il campo da possibili equivoci: “noi del Partito Democratico siamo pronti all’apparentamento con Filippo Monaco “. Ed è senza possibilità di fraintendimenti anche la replica al coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, Giuseppe Caterina, al quale Danilo Leva sottolinea come “in parte del centrosinistra sia immediatamente iniziata la corsa al rimpallo delle colpe e delle responsabilità. Il voto di domenica e lunedì ha evidenziato, invece, come i cittadini siano davvero stanchi di confrontarsi con un centrosinistra così litigioso tutto schiacciato su se stesso, senza prospettive né tantomeno voglia di aprirsi ad un confronto vero e leale. Abbiano il dovere – aggiunge Leva- di aprire una nuova fase basata sul rispetto reciproco tra le diverse forze politiche”. In merito al risultato elettorale della città di Termoli il segretario regionale del Partito democratico evidenzia alcune peculiarità dei dati numerici.
“Intanto, , il dato evidente è che il candidato sindaco del centrodestra, Antonio Basso Di Brino, è l’unico aspirante primo cittadino che ha preso meno voti rispetto alle liste, con una percentuale negativa del 15% circa. In questa ottica deve essere parimenti sottolineato, sempre alla luce dei dati, il contributo offerto dal Pd che con la candidatura di Erminia Gatti,ha impedito lo sfondamento della ‘corazzata Di Brino’ al di sopra della soglia del 50%.
Il risultato del Partito democratico non può essere letto in maniera disgiunta da quella che è l’evidenza dei numeri: il Pd ha sostenuto il suo candidato Sindaco – al quale non può che andare l’attestazione più ampia di stima e di fiducia – con una sola lista attestandosi intorno al 6% , risultato questo, in linea con quelli degli altri partiti del centro sinistra, Idv inclusa che, anzi, rispetto alle precedenti elezioni europee, perde addirittura il 21% dei consensi: dato che dovrebbe far riflettere il Coordinatore regionale dell’ IDV sul proprio partito e sul proprio operato.
Nel contesto di un’ elevata frammentazione partitica, dovuta al proliferare delle liste, il 6% raggiunto dal Partito insieme all’ 8,70% ottenuto nel complesso rappresentano per noi un punto di partenza, uno ‘step’ superato insieme, senza timore di confrontarci e di realizzare le nostre idee, senza imposizioni, senza alleanze ‘usa e getta’ e nel massimo rispetto reciproco delle posizioni personali e politiche”.
Segreteria regionale Pd