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Giuseppe Caterina
CAMPOBASSO _ Alcuni mesi fa avevamo già duramente commentato la deliberazione di giunta che decideva la non costituzione di parte civile della Regione Molise nella vicenda processuale della Turbogas, che vede coinvolti Michele Iorio e Gianfranco Vitagliano. L’Italia dei Valori pone nuovamente l’attenzione sulla gravità dell’atteggiamento assunto, ancora una volta, dai nostri amministratori regionali. Questa volta la giunta si è proprio superata dando delle direttive ben precise. Con la delibera 198/2010, ennesimo atto di arroganza di potere, si è stabilito infatti, che la Regione Molise non costituirà parte civile nei processi a carico di assessori e consiglieri. Il dovere dell’amministrazione regionale dovrebbe essere quello di tutelare gli interessi di tutta la collettività.

Ma la verità è che siamo amministrati da una classe dirigente regionale, i cui massimi esponenti hanno a loro carico decine di rinvii a giudizio e questo non lo si può ignorare. E’ una classe dirigente tesa a difendere con prepotenza soltanto gli interessi dei più forti dimenticando che la giunta regionale è espressione di una Istituzione che, come tale, deve essere posta al di sopra di tutto, soprattutto al di sopra delle persone che, all’interno di quell’Istituzione, ricoprono cariche pro tempore. . Siamo al degrado dello Stato di Diritto. Un degrado dovuto ad un modo di condurre la politica che nulla ha più a che fare con i valori etici e il bene comune. L’Istituzione va al di là degli interessi del Presidente, degli assessori e dei consiglieri. Non possiamo tollerare che lo Stato di Diritto in Molise si riduca ad un optional nelle mani di chi detiene le maggiori responsabilità politiche e amministrative della nostra regione.

IdV Molise