Alcune epidemie, come la Blue Tongue, hanno infatti condizionato lo sviluppo dell’intero patrimonio zootecnico, soprattutto dal punto di vista delle linee genetiche selezionate nel corso degli anni passati. Inoltre l’intero settore – ha aggiunto Cavaliere – sta attraversando un periodo di crisi, sia in termini di abbandono delle attività, che di riduzione dei margini di reddito delle imprese con un consequenziale decremento del numero degli animali e della qualità del patrimonio genetico. Per questo motivo – ha concluso l’Assessore – abbiamo pensato di sostenere gli allevatori attraverso un intervento finalizzato a riqualificare il patrimonio zootecnico mediante l’acquisto di bestiame proveniente da allevamenti indenni da malattie e di qualità pregiata. Un analogo provvedimento sarà riproposto anche il prossimo anno per evitare che resti una iniziativa isolata”.
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TERMOLI _ L’Assessore Nicola Cavaliere ricorda che gli allevatori molisani possono accedere ai contributi, in regime “de minimis”, previsti dalla Commissione Europea per l’acquisto di capi riproduttori selezionati della specie bovina, bufalina, ovina, caprina ed equina. “Il provvedimento adottato dalla Giunta regionale su mia proposta – ha spiegato l’Assessore – è stato preso per fronteggiare le problematiche che investono il settore zootecnico.