Interviene il Consigliere comunale di Larino, fatto passare per un grande conoscitore, e che si infila in un impervio percorso di cifre, di reparti, di strutture, di chiusure e aperture. Nessun cenno alle incredibili traversie giudiziarie, penali e contabili della nostra bella sanità, se non un sommesso biascicare abbastanza neutro, accolto con i sorrisi. Niente di niente sul ruolo e le responsabilità di chi ha rivestito importanti ruoli di gestione nell’Amministrazione Greco (tutti angioletti innocenti, le responsabilità a Campobasso e ai Consiglieri di centrosinistra che dormivano e dormono, innocenti anche chi doveva predisporre interventi nel sociosanitario sul territorio di Termoli: forse non si sono resi ancora conto di aver perduto il Comune e le elezioni). Credo che una occasione del genere doveva servire per le domande, per gli approfondimenti, per esporre e far conoscere fatti nuovi e non per gli esibizionismi e per le carriere. Centro-sinistra unito e dove e quando?
A questo incontro non erano stati invitati nè il PD, nè SEL, per esempio, e non mi risulta che siano in maggioranza a Termoli; mi auguro che il Consigliere E. Gatti abbia protestato con chi ha diramato gli inviti (era il candidato sindaco del PD); sua è l’unica proposta positiva degna di attenzione e accolta dalla minoranza, anticipata il giorno prima da un suo comunicato stampa e cioè l’istituzione di un tavolo tecnico, che metta insieme le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni, il Volontariato, le Categorie, gli Esperti, persone di buona volontà con idee da suggerire, con il compito di predisporre una proposta alternativa a quella del Presidente Iorio (per il 15 settembre). A proposito come si farà a fare un progetto alternativo a un piano che dovrà essere cambiato notevolmente e non si conosce? Mah!!! Chi vivrà vedrà… Non ha protestato l’amico F. Monaco, che pur con molta passione esibiva la tessera di fondatore del PD, anche se ultimamente è stato folgorato mentre si recava in pellegrinaggio a Bari; ma neanche i compagni di Vendola sono della partita a Termoli.
La mia opinione è che il tavolo tecnico dovrà trasformarsi in uno strumento di aggregazione e di forte e alta sintesi, poiché i problemi sono seri, il deficit altissimo, la qualità della sanità non eccellente, le esigenze del territorio e delle popolazioni tante e giuste. Soffiare sul fuoco è pericoloso e inutile per il Molise.
Non ci può essere una sanità di Termoli contro Isernia e viceversa, ma una visione complessiva che tenga insieme e non divida i territori (sono abbastanza scettico sui movimenti campanilistici e strumentali). Abbiamo bisogno di linee guida, obiettivi concreti e credibili, priorità e programmazione, forte impulso al merito e al valore di coloro che operano nella sanità emarginazione delle lobby e degli interessi precostituiti. Ultima e conclusiva considerazione; il processo di avanzamento di un progetto di una sanità di qualità e a costi contenuti, per i cittadini, per le fasce più deboli ed emarginate ha possibilità di successo nel momento stesso in cui i Partiti e i loro protetti faranno non uno ma 100, 1000, passi indietro; saranno messi fuori dalla gestione operativa. In caso diverso destra-centro-sinistra, non cambierà molto. Per diventare primario dovrai candidarti e fare campagna elettorale per x, per vincere l’appalto dovrai versare y per cento, per essere assunto farai campagna elettorale per z… E la storia continuerà. Forse anche per questo la gente è passiva e non reagisce, come, invece, la situazione richiederebbe.
Bruno Zinghini
Officina della Buone Pratiche