BAGNOLI DEL TRIGNO – In Molise, circa una impresa su tre dell’intero sistema produttivo che ha chiuso i battenti appartiene al settore agricolo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Molise sulla base dei dati Unioncamere-Movimprese dalla quale si evidenzia che, in regione, nel primo trimestre del 2013, il saldo delle ditte individuali registra un meno 350 imprese. Il dato agricolo locale è in linea con quello nazionale dove l’agricoltura è il settore con maggiori perdite, ben 13.106 unità nel primo trimestre del 2013.

Un nuovo orizzonte per il futuro del comparto agricolo molisano, e non solo, potrebbe giungere dal progetto portato avanti a Bagnoli del Trigno, in provincia di Isernia, dove da tempo si è puntato decisamente sulla coltivazione delle piante officinali e sull’elevato riscontro di tutte le attività che come indotto possono nascere al fianco della coltura di piante officinali. Sulla linea tracciata dalla Biogroup e dallo stabilimento delle Officine Naturali il progetto si sta ampliando e concretizzando, dando, nel contempo, una nuova speranza, un nuovo futuro, una nuova prospettiva ai coltivatori locali.

Ad oggi, infatti, sono tra i 30 e i 40 i coltivatori in tutto il Molise che hanno deciso di sposare in pieno il progetto della coltivazione delle piante officinali, dando vita ad una processo industriale a chilometro zero che vede nella Biogroup il punto focale della lavorazione dei principi attivi fitoterapici delle stesse piante. Una filiera produttiva tutta made in Molise che cura ogni minimo dettaglio dalla semina delle piante alla trasformazione in derivati medici biointegrati, e non solo. Per comprendere meglio questa piccola “rivoluzione” che sta prendendo piede nel Molise centrale abbiamo avvicinato uno dei coltivatori che ha deciso di puntare sulla coltura delle piante officinali, il signor Franco Izzi di Torella del Sannio in provincia di Campobasso. “L’agricoltura da un po’ di tempo a questa parte sta attraversando un forte periodo di crisi.

Prima nei miei terreni ero solito coltivare grano, avena, orzo, fieno, ma ero comunque in cerca di un’alternativa valida sulla quale poter puntare per cambiare orizzonte al mio futuro di coltivatore. La risposta alla mia ricerca è stata trovata nella piantagione di piante officinali, progetto nel quale ho creduto sin da subito e sul quale ho investito tutta la mia energia senza lesinare impegno e dedizione. La scelta si è poi rivelata vincente anche perché il terreno si è rivelato ottimale per tale piantagione grazie al supporto e alle analisi portare avanti dal dottor Franco Rossi, responsabile del settore agrario della Biogroup di Bagnoli del Trigno.

Dopo circa quattro anni di prove per verificare empiricamente sul campo quale erano le piante più adatte per il mio terreno, ne abbiamo provate circa una ventina di qualità, ho deciso di piantare e coltivare la Melissa, per 2500 metri quadri, e la Salvia, altri 2500 metri quadri. Quest’anno, finalmente, siamo riusciti ad avere il primo raccolto con nostra grande soddisfazione. L’intero raccolto, tra i 18 e i 20 quintali, è stato, poi, trasportato nella sede degli stabilimenti della Biogroup a Bagnoli del Trigno dove ha preso il via il vero e proprio processo estrattivo dei principi attivi. Sono molto soddisfatto della mia scelta e dei risultati ottenuti fino ad oggi anche perché la spesa iniziale non è stata eccessiva e tutto sommato il lavoro di manutenzione dei campi e del raccolto è molto simile a quello che svolgevo prima. Da parte mia posso consigliare ad altri coltivatori non solo molisani di entrare in prima persona in questo progetto che, senza dubbio, potrà ridare un futuro più concreto anche a livello occupazionale a chi ha deciso di investire le proprie energie nel comparto agricolo”.

Articolo precedenteMonitoraggio Tremiti, al via convenzione tra Parco e Termiti servizi
Articolo successivoImprenditore alimentare nei guai. Pretendeva dai suoi operai restituzione parte busta paga