CAMPOBASSO – Avviso di garanzia per un imprenditore della Provincia: V.R., classe 1959, amministratore di una s.n.c. operante nella filiera alimentare, risponderà del reato previsto e punito dall’articolo 629 del C.P. (estorsione) per specifiche condotte illecite poste in essere nei confronti dei propri dipendenti, in maniera continuata e con la particolare aggravante legata all’abuso di autorità nell’ambito di prestazioni d’opera.

Le indagini appena concluse, sono state espletate dal Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso e coordinate dall’Autorità Giudiziaria del Capoluogo. All’esito delle attività, le ricostruzioni investigative operate dai Militari, hanno delineato uno scenario connotato da fatti e circostanze di particolare gravità. I dipendenti dell’azienda erano infatti costretti a percepire retribuzioni inferiori rispetto a quelle effettivamente dovute: ma “sulla carta” tutto era destinato ad apparire regolare; questo perché le restituzioni coatte di quota parte delle competenze bonificate, dovevano avvenire rigorosamente per contanti.

Un meccanismo che ha retto per lungo tempo, poggiandosi su atteggiamenti tipicamente intimidatori: dalla possibilità di non rinnovare il contratto a tempo determinato, fino alla paventata ipotesi di ostacolare gli iter di rito legati alla corresponsione del TFR (trattamento di fine rapporto) o dei sussidi di disoccupazione. Ammonta a diverse migliaia di Euro l’importo illecitamente rastrellato nel tempo a danno dei lavoratori. Tutti gli esiti investigativi sono stati debitamente documentati e compendiati dai Finanzieri nell’ambito di un’articolata informativa di reato che ha smascherato le condotte illecite, ricostruendo ogni tassello della infelice e particolare vicenda.

Articolo precedenteA Bagnoli del Trigno gli agricoltori puntano su piante officinali
Articolo successivoIn Consiglio comunale ri-pubblicizzazione servizio idrico. Marinucci invita cittadinanza