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Comune di TermoliTERMOLI – Per l’abitazione principale  il D.L. 201/2011 evidenzia tre aspetti fondamentali: quello dell’unica unità immobiliare, quello della residenza anagrafica e quello della dimora abituale. In pratica per usufruire delle agevolazioni per la cosiddetta “prima casa” questi tre requisiti devono sussistere tutti e tre contemporaneamente.

IL D.L. 102/2013 ha inoltre previsto, a decorrere dal 01 luglio 2013 (quindi per la sola seconda rata), che i Comuni, con propria delibera, possono equiparare all’abitazione principale le case (e relative pertinenze) concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado (genitori e figli) che le utilizzano come abitazione principale. Queste ultime, pertanto, potranno usufruire delle medesime agevolazioni previste per la “prima casa” ivi inclusa l’esenzione dal pagamento del saldo Imu 2013 (restano escluse le abitazioni cosiddette di “lusso” con categoria catastale A/1,A/8, A/9). Si evidenzia che l’agevolazione in questione è limitata ad un unico immobile ed è subordinata alla presenza della relativa delibera comunale che ne fissi le modalità e le condizioni (ad esempio la delibera comunale potrà legare l’agevolazione alla presenza di requisiti personali o reddituali quali l’ISEE).

I Comuni, sulla scorta dei precedenti pagamenti , 2009/2010/2011, sanno già a quanto ammonta l’importo non introitato e potendo recepire la Norma in questione potevano  fare si che le seconde abitazioni date in comodato d’uso ad un parente prossimo come i Figli e i Genitori, la Rata IMU a saldo non venisse pagata, cioè quella in scadenza il 16/12/2013, chiaramente solo per chi i requisiti li ha. Mi chiedo quanti comuni nella nostra Regione hanno fatto in modo di non far pagare la  rata IMU a Saldo per le seconde abitazioni date in comodato d’uso ad un figlio utilizzando questa norma?

Data la particolarità del momento, una buona amministrazione, fatta la ricognizione sui conti, con una accortezza più oculata sulle spese di bilancio,  avrebbe fatto  a mio avviso, una scelta più attenta a favore delle famiglie e ne avrebbe guadagnato senz’altro sia politicamente sia in capacità amministrativa.
Oggi, visti i tempi, non possiamo più permetterci scelte aprioristicamente schierate, ma servono anche persone oltre che professionalmente preparate sensibili alle problematiche della gente, persone che sanno immedesimarsi nei problemi e che mettono a disposizione  della buona politica la loro professionalità ed il tempo disinteressatamente ed oggi di queste persone ve ne sono veramente poche ecco perché la gente ha perso fiducia nei politici , nella politica e non ultimo nelle Istituzioni.
E ‘questione di scelte e la politica è determinante in questo.

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