Erminia Gatti
Erminia Gatti
TERMOLI _ All’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, giovedì 27 settembre, il primo punto in discussione sarà l’aumento delle aliquote Imu per le seconde case e locali commerciali. Il motivo di questo aumento, ha spiegato il Sindaco, è da ricercare nei minori trasferimenti che il Governo ha stanziato per il Comune di Termoli: poco più di 1 milione e mezzo di euro, a fronte dei 5 iscritti a bilancio. Inoltre, per effetto delle nuove disposizioni sulla spending review, ci sarebbe stato un aggravamento dei conti comunali già precari.

Io invito i cittadini termolesi a rileggere le dichiarazioni rese in aula dalla sottoscritta, già nel Consiglio comunale di maggio, in sede di approvazione del bilancio di previsione: già allora era noto che il Governo avrebbe stanziato solo 1,5 milioni di euro, come pubblicato sulle tabelle del sito ufficiale del Ministero dell’Interno. Già allora, con una preoccupazione condivisa dall’intera opposizione, che infatti abbandonò con me l’aula in segno di protesta, era chiarissimo che il Comune, con una manovra che tradiva ogni più elementare principio di prudenza e buona amministrazione, si stava esponendo ad un disavanzo certo! Si può considerare come un evento imprevisto, ciò che era già certo ed ufficiale a maggio?

E cosa dire dei consiglieri di centrodestra, gli stessi che in Consiglio vollero leggere, al termine di una seduta caratterizzata dalla più piatta unanimità in ogni votazione, una letterina dei dolori indirizzata al proprio sindaco, che però hanno approvato senza batter ciglio un bilancio che palesemente violava i principi contabili quanto meno sotto i parametri della veridicità, dell’attendibilità, della congruenza, della prudenza? Si può amministrare un comune importante come Termoli e rispondere in pubblica assise, come ha fatto il Sindaco, che se quelle discrepanze si fossero concretizzate si sarebbe provveduto con una variazione in sede di equilibrio di bilancio…come infatti, puntualmente, oggi l’Amministrazione è costretta a fare? Questa è improvvisazione, ed i cittadini pagano. Discorso analogo, ma ancor più triste, va fatto per la tassa di soggiorno: Sindaco, su che basi sono state fatte le stime di incasso per quest’imposta ? Ad oggi, il Presidente di Confcommercio Termoli, Fernando Lafratta, parla di circa quarantamila euro a fronte degli oltre duecentomila previsti. Di cosa stupirsi? Non c’è solo la crisi dei consumi, fenomeno nazionale acutissimo, che avrebbe dovuto indurre a più prudenti previsioni. Ma bisogna riconoscere che Termoli ha abdicato alla sua vocazione di comune turistico: in una terra di conquista per appetiti immobiliari, dove gli alberghi sul lungomare chiudono per far luogo ad appartamenti, che impulso si può dare al turismo? Un comune incapace di fare programmazione per tempo, che ogni anno pubblica il cartellone estivo ad estate ampiamente inoltrata, quando i turisti hanno già stabilito le mete delle proprie vacanze, che pubblico spera di attrarre?

Un comune che non offre servizi ai turisti, che inaugura parcheggi con le fanfare e non prevede navette per arrivare nei luoghi di interesse turistico (il mare ed il centro, non così tanti..) che riscontro pretende di avere? Un comune che non autorizza un evento di Slow Food che si svolge in contemporanea nelle più importanti piazze d’Italia, definendolo una suburra, quale attenzione dimostra verso le forme di turismo alternativo? Un comune che attende la fine della stagione estiva per regolamentare il caos dell’occupazione del suolo pubblico e la piaga della vendita di alcolici ai minori, che livello di qualità offre a chi la visita? I turisti si sono evoluti e la gente non sceglie Termoli solo per rimpinguare le casse di un Comune moribondo: chi può, come i turisti, ci evita. Chi non può, come i residenti, paga più tasse e si rende conto a proprie spese da chi siamo governati.

Erminia Gatti

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