TERMOLI – Centomila euro di rimborsi carburante pagati dall’Asrem ad associazioni di volontariato tra l’Alto, il Medio ed il Basso Molise per tragitti “fantasma” delle ambulanze, nel mirino della Guardia di Finanza di Termoli. Il giallo degli elevati consumi di benzina pagati fior di euro dall’azienda sanitaria molisana per percorsi oltre quelli legati all’emergenza sono al centro di accertamenti delle Fiamme Gialle che, ieri mattina, nella centralissima sede di Corso Fratelli Brigida della città, hanno sentito per ore i responsabili e presidenti delle diverse realtà che operano per il 118.

Dalle associazioni di Termoli a quelle di Campobasso fino a giungere ad Isernia, i finanzieri hanno chiamato uno ad uno i vari coordinatori chiedendo una serie di spiegazioni in merito al consumo dei mezzi che prestano soccorso per il servizio di emergenza regionale. A far scattare una serie di verifiche documentali da parte degli uomini di Corso Fratelli Brigida, alcune segnalazioni giunte alla loro attenzione da parte di “bene informati” ma anche le elevate cifre, pagate con apposita delibera, dagli uffici amministrativi dell’azienda sanitaria. Non meno di 100 mila euro l’anno per una quota mensile mai inferiore ai 10 mila euro. Gli atti aziendali, pubblicati sul sito istituzionale, non sono passati inosservati. E così più di qualcuno ha iniziato a “scavare” sui consumi delle ambulanze oltre quelli dei soccorsi dei degenti anche sulla scorta di un dato ben preciso: i volontari che prestano attività utilizzano i propri mezzi per gli spostamenti.

Dunque,non si capirebbe, a questo punto, da dove deriverebbero i chilometri “macinati” dai mezzi per spostarsi da una sede ad un’altra visto che si occuperebbero principalmente di soccorsi e trasferimenti di degenti. Le Fiamme Gialle hanno tutte le intenzioni di “vederci chiaro” in quello che è considerato un presunto “business” sul quale sono concentrate a pieno ritmo le verifiche. Ieri mattina sono “sfilati” vari presidenti di associazione che hanno dovuto rispondere alle domande dei militari circa i consumi delle ambulanze, i percorsi effettuati e quelli rimborsati.

I controlli su atti documentali e fatture sono nel pieno e non si escludono possibili “sorprese” a conclusione dell’attività di “intelligence”. Sotto la lente d’ingrandimento anche l’iter seguito dagli uffici amministrativi dell’azienda sanitaria e la tipologia di controlli su fatture presentate alla stessa azienda prima della liquidazione delle grosse somme di rimborso chilometrico. Sulla vicenda già il direttore generale Angelo Percopo aveva avuto qualche perplessità tanto da convocare più riunioni a Campobasso per discutere di una problematica venuta a “galla” prepotentemente: i costi eccessivi del carburante. Sono una decina le associazioni che sarebbero state tirate in ballo.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

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