iacovino fiorini
L’avvocato Iacovino (a destra) con il collega Fiorini
CAMPOBASSO – La Corte d’Appello di Campobasso, presieduta dal dott. Vincenzo Pupilella,  relatrice dott.ssa Pasqualina Curci , dopo aver accertato lo stato di inattività forzata, posta in essere dai dirigenti dall’azienda sanitaria molisana in danno del dott. Angelo Di Stefano, dal 01.01.2015 al marzo 2017, ha condannato l’Asrem , in persona del Direttore Generale p.t. (all’epoca dott. Pirazzoli e dott. Sosto),  al pagamento della somma di euro 50.000 a titolo di  risarcimento dei danni subiti. 

Il Dirigente Medico Dott. Angelo Di Stefano, difeso dagli avvocati Vincenzo Iacovino e Claudio Fasciano, esprime soddisfazione per la decisione assunta dalla Corte di Appello sottolineando che la sua inattività è coincisa con la denuncia  di assenza dei titoli in capo ai vertici della ASREM e  di “mala gestione” posta in essere da alcuni colleghi ai danni del sistema sanitario nazionale e ora all’attenzione della Procura della Repubblica. Quindi una condotta evidentemente illecita e ritorsiva quella della  ASREM che non si è preoccupata minimamente di verificare quanto denunciato,  i danni segnalati e ammontanti a circa un milione di euro e punire  i responsabili. 

Il Giudice di secondo grado ha riconosciuto sussistente ,oltre il danno patrimoniale, il danno alla professionalità non patrimoniale individuato nel depauperamento della dignità lavorativa dello stimato e noto professionista molisano.
Danno alla professionalità tanto più sensibile, ha ritenuto la Corte, in ragione della particolare professionalità del Medico, specializzato in chirurgia vertebrale e Dirigente della Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale – Patologia Vertebrale presso il P.O. Cardarelli di Campobasso,  costretto a  non poter operare per più di due anni per volontà dei dirigenti aziendali.

Una pronuncia che sottolinea il sanzionamento di una delle illecite condotte datoriali che più incidono negativamente sullo stato psico-fisico e morale del lavoratore ma che frequentemente restano sommerse (tanto da essere impiegate, nei casi più gravi, come tecniche di mobbing, con fine persecutorio, vessatorio, ritorsivo).
I legali del chirurgo esprimono piena soddisfazione per una sentenza che contribuisce a tenere alta l’attenzione sull’importanza che riveste nell’ambito personale il riconoscimento della dignità lavorativa e professionale, valore di cui spesso si continua a trascurare la rilevanza sebbene sia tutelato anche costituzionalmente.
Il dirigente medico sta valutando di portare all’attenzione della Corte dei Conti la sentenza della Corte dei Appello affinchè valuti ogni  eventuale responsabilità erariale dei dirigenti che hanno agito in nome e per conto della ASREM. 

Il dott Angelo Di Stefano si riserva di esporre i motivi della sentenza e delle sue denunce in una conferenza stampa che si terrà venerdì 19 ottobre alle ore 10.30 presso l’Hotel San Giorgio via Insorti di Ungheria Campobasso.
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