AccoglienzaMilani2017
Gli ospiti del Concorso (Galleria Fotografica)
TERMOLI – Si è svolta nella mattinata di ieri, a Termoli, nella sala della Parrocchia del Sacro Cuore, la premiazione del Concorso Scolastico “
Accoglienza Bene Comune”, organizzato dalla Fondazione “Lorenzo Milani”Onlus di Termoli. Il Concorso, riservato alle scuole di ogni ordine e grado di Termoli e del Basso Molise e centrato sui temi dell’educazione alla tutela dei beni comuni, è giunto ormai alla quinta edizione ed ha raccolto come negli anni precedenti un notevole interesse ed una ottima partecipazione. Costituisce ormai un gradito appuntamento ed una opportunità di impegno e riflessione su argomenti importanti per gli alunni di molte scuole.

Quest’anno il tema scelto, quello dell’accoglienza, ha reso quasi automatica la dedica di questa edizione alla memoria del nostro amatissimo Don Ulisse Marinucci, che dell’accoglienza ha fatto una pratica costante, nel silenzio e nella intelligente concretezza che segnavano il suo modo di agire.
La Fondazione Milani ha voluto invitare bambini e adolescenti a riflettere e lavorare insieme su cosa può significare nella pratica accogliere chi arriva da straniero nella nostra piccola terra, che in termini percentuali risulta quella che in Italia accoglie più migranti, ma che recentemente è stata purtroppo segnata da ripetuti episodi di rifiuto, sancito addirittura da decisioni dei consigli comunali, e da manifestazioni razziste.

Come ogni anno, la creatività e la sensibilità dei giovani alunni hanno sorpreso la giuria, rendendo difficile la scelta dei premiati e mostrando ancora una volta come la scuola resti davvero un incredibile laboratorio di buone pratiche, che lasciano sicuramente un segno positivo nella maturazione dei ragazzi.
I circa 200 studenti che hanno partecipato al concorso, provenienti da 12 classi e otto scuole primarie e secondarie di primo  e secondo grado di Termoli, Campomarino, Larino e Guglionesi, hanno dimostrato con i loro elaborati, realizzati con svariate metodologie (dal fumetto al racconto, alla poesia, al quotidiano e al disegno, per finire  con il rap e i video), di essere perfettamente consapevoli di cosa significhi accogliere. I loro lavori  hanno proclamato a chiare lettere che nessun essere umano è illegale, e che l’accoglienza è prima di tutto un dovere, suggerendo anche possibili strade per conseguirla.
Alla premiazione hanno partecipato numerosi ospiti dei centri SPRAR di Termoli, Ururi e Casacalenda, con i loro operatori che hanno collaborato direttamente con le classi, guidandole a capire cos’è e come funziona un centro SPRAR, e soprattutto, consentendo un contatto diretto con i ragazzi ospiti del centro, spesso giovanissimi.

Parlare con loro e conoscerli ha reso possibile superare d’incanto le barriere della paura e dell’ignoranza, e riconoscere istintivamente l’essere umano bisognoso di affetto e aiuto. Non sono mancati momenti di autentica commozione durante la cerimonia, quando è stato ricordata la figura di Don Ulisse, e durante la consegna dei premi da parte di Paolo Marinucci, fratello del sacerdote così tragicamente e prematuramente scomparso.

I premi (300 euro e una targa ricordo) sono stati assegnati alle classi 5° C e D del Terzo Circolo Didattico di Termoli, alla classe 1° C dell’Istituto Comprensivo “A. Maglaino” di Larino, sezione Scuola Secondaria Primo Grado, e alle classi 1° B e 2° A dell’Istituto di Istruzione Superiore “Alfano da Termoli”. 
Dato il livello altissimo di molti lavori e la passione con la quale molti gruppi si sono impegnati nel   concorso (sono arrivati fino a 8 elaborati dalla stessa classe), la giuria ha deciso inoltre di premiare con una targa di menzione speciale anche la classe 1° C dell’Alfano, le classi 3° A e 3° O della Bernacchia-Brigida e la classe 2° C dell’Istituto Omnicomprensivo “A. Pace” di Guglionesi, sezione Liceo Linguistico.

La Fondazione Milani considera pienamente riuscita anche questa quinta esperienza di collaborazione con il mondo scolastico, ed è orgogliosa di aver dato questo piccolo contributo alla costruzione della consapevolezza che solo restando umani possiamo avere la possibilità di vivere in pace sul nostro pianeta.

Marcella Stumpo
Articolo precedenteIn attesa del cartellone estivo e la “Pezza”…
Articolo successivoSua eccellenza: l’enogastronomia molisana