San Domino, Diomede l'eroe delle Tremiti (Foto Charly L. Smoke)ISOLE TREMITI _ Il gattopardo rappresenta una maniera tutta isolana di affrontare i cambiamenti della storia. Non attraverso una repentina rottura col passato e nemmeno per mezzo di sanguinose rivolte, ma operando una sorta di mimetismo collettivo che rende possibile al vecchio di continuare ad esistere nei panni del nuovo, con l’immissione osmotica di apparenti novità nel tessuto del vecchio, che rimane tuttavia uguale subendo al tempo stesso una superficiale metamorfosi.

Unico accorgimento d’obbligo per i protagonisti che aspirano al potere rimane quella prorompente abilità di esibirsi, d’indubbia derivazione televisiva, forse una delle armi più subdole ma efficaci che consentono di raccogliere voti. Il pubblico non bada tanto alla sostanza, quanto all’apparenza, anzi chiede espressamente di essere illuso. Dammela a bere – sembra voler dire – ma non fare che io me ne accorga. Nel marasma degli appetiti emergenti dall’eccitazione preelettorale potrebbero fare capolino quelle ben note figure che hanno maneggiato a lungo gli strumenti del comando, e tuttora non si rassegnano a demordere. In fondo ancora oggi qualche tremitese rimane addirittura illuso che proprio quelle potrebbero rivelarsi le figure mandate dalla divina Provvidenza. Nonostante i passi maldestri, le sceneggiate, gli allarmi fasulli, i ricatti morali, le minacce di ricorso ad amicizie terrificanti, serpeggia ancora qua e là un’opinione indulgente nei loro confronti, capace addirittura di ricondurne il profilo ad un livello quasi eroico di vittime spodestate.

In fondo anche la politica risulta ormai contaminata da quella sorta di cinismo che caratterizza il sistema commerciale. Il gioco stesso della concorrenza spietata a cui ogni imprenditore deve sottostare senza riguardo per qualsiasi altro principio etico riconduce alla conclusione che solo chi si comporta in maniera disinvolta e trasgressiva viene premiato, mentre gli altri che si fossero attenuti a criteri di responsabilità e correttezza rimangono puniti. Purtroppo la morale, anche nel settore dell’economia, si rivela troppo spesso una colpa da castigare. Assistiamo infatti a qualcosa del genere proprio da parte di commercianti, come pure dei politici, che hanno fatto del concetto di ecologia e difesa dell’ambiente un “prodotto” molto remunerativo. Si vende e si consuma di tutto, anche a livello ideologico e pubblicitario (e quindi politico), dimenticando che il consumo stesso è uno dei principali nemici per la conservazione delle risorse naturali.

San Nicola, vasca da bagno con vista mare (C.L. Smoke)
San Nicola, vasca da bagno con vista mare (C.L. Smoke)

Guardiamo ad esempio l’enorme fracasso propagandistico che si è innalzato a fronte del pericolo di ricerche petrolifere nel nostro mare. Se quella minaccia dovesse concretizzarsi, sarebbe certamente una calamità incalcolabile, ma dobbiamo riconoscere che il rischio di vederne l’attuazione rimane al momento di rilevanza piuttosto relativa. L’argomento è tuttavia politicamente ghiotto, specie per l’aggancio psicologico utile ad erigere una cortina nebulosa sugli errori passati creando al tempo stesso un alone di credibilità positiva intorno a personaggi tesi probabilmente a perseguire soltanto la conquista del potere.

Se ci aggiriamo per le nostre amate isole con animo amorevole, spingendoci ad osservare con occhio attento l’incedere dannoso delle anomalie che attaccano la flora, la fauna, il paesaggio meraviglioso, non possiamo trascurare il sospetto fondato che determinati spauracchi fungano principalmente da comodo scudo per occultare l’emergenza concreta di altre rovine. Ma la ragione primaria del declino consiste proprio nel rifiuto di qualunque sacrificio e nella contemporanea dedizione alla cultura incosciente del guadagno con l’arricchimento venale del tutto gratuito.

Nessuno vuole pagare il conto. L’onere rimane sempre più a totale carico della natura. Se un giorno qualcuno volesse accingersi ad emettere una fattura comprendente il costo di tutti i danni da sanare con urgenza immediata, si arriverebbe a cifre di entità colossale sebbene pienamente giustificate. Quel conto è destinato a rimanere senza dubbio insoluto, per cui noi dovremo caricarne l’onere alle generazioni future. I nostri discendenti si ritroveranno in tal modo a condannarci con disprezzo per l’efferatezza di tanti crimini ambientali.

Dalla prolusione sopra esposta si possono rilevare parecchi contenuti utili ad illustrare l’attuale condizione delle Isole Tremiti. Siamo al rendiconto finale di un intermezzo che potrebbe anche preludere alla svolta che i tremitesi onesti attendono da tempo immemorabile.

Fra poco più di sessanta giorni la popolazione sarà chiamata alle urne per scegliere i futuri amministratori. Al piccolissimo comune interessato al voto saranno applicate le nuove norme – per certi versi rivoluzionarie – in materia di contenimento delle spese: una drastica riduzione del numero di consiglieri e la soppressione di alcune cariche. Il tempo, come sempre galantuomo, rivelerà con certezza se tutto ciò sarà stato positivo. Nelle Isole Tremiti, come in tutti i comuni con popolazione al di sotto del migliaio di residenti, saranno eletti solo sei consiglieri e, non sussistendo la possibilità di nominare assessori, il Sindaco accentrerà su di sé le competenze che in precedenza spettavano alla Giunta municipale.

San Nicola, porticato nel primo Chiostro (Foto C.L. Smoke)
San Nicola, porticato nel primo Chiostro (Foto C.L. Smoke)
Con le elezioni del 6 e 7 maggio nel Comune del minuscolo arcipelago si rinnoverà dunque il consiglio amministrativo, dopo l’intermezzo pregevole di una gestione commissariale durata quasi un anno e mezzo. Secondo quanto emerge dalle manovre preliminari degli schieramenti si rilevano al momento la bellezza di quattro aspiranti alla poltrona che già per quasi due lustri risultò appannaggio di “Pinuccio” Calabrese, decaduto primo cittadino della comunità isolana garganica.

Risulta perfino ridicolo considerare come un consesso sociale di pochissime anime possa ridursi a frazionare una possibile compattezza in diversi schieramenti. Al momento si parlerebbe addirittura di quattro liste, sebbene la ragione dovrebbe alfine imporre un parziale ridimensionamento. Ma veniamo ai dettagli.

Particolare attenzione, non scevra di speranze, desta la candidatura di un personaggio al femminile. Si tratta della Signora Annalisa Lisci, spirito ambientalista d’indubbio interesse che si propone come figura emblematica trainante della nuova lista “Punto e a capo”. Gli “altri” parlano di lei soprattutto limitando gli accenti all’attività che la vedrebbe da qualche mese impegnata in prima linea contro le paventate trivellazioni al largo delle Tremiti per la ricerca di idrocarburi. Da parte mia sospetto che si tratti con ogni probabilità di una manovra piuttosto maldestra dei suoi avversari, che tenderebbe a sottacere il complesso d’interventi politici perseguiti dalla donna. Chi la conosce infatti sa bene come si muova nell’articolato disegno mirato con coraggio alla tutela dell’ambiente, della salute, del complessivo benessere di una popolazione stanca di proclami fuorvianti dei soliti tromboni, ma desiderosa piuttosto di sensibili cambiamenti capaci di ridisegnare, con il profilo vitale delle Isole Tremiti, l’intera struttura del relativo modello sociale. Troppo facile da intuire, come dicevo, il sospetto che si voglia ridimensionare la figura di un’avversaria riconducendone il probabile fascino carismatico all’inconcludente fracasso presente nell’area più che mai affollata della quasi totalità dei politici locali. Costoro si adoperano sempre più nel senso univoco, tutti protesi a “farsi belli” con troppo facili attacchi alla spaventosa minaccia suddetta. In fondo, chi potrebbe mai dichiararsi favorevole all’idea di vedere le deliziose Tremiti martoriate dall’aggressione di deturpanti manovre speculative delle società petrolifere? Ma non sono da trascurare, ad esempio, nemmeno ulteriori pericoli ben più concreti rappresentati dalla fattispecie di altre speculazioni economiche camuffate ad arte con l’ incanto illusorio di slogans dalla facile melodia deviante.

San Nicola, accesso alla torre del cavaliere di San Nicolò (Foto Charly L. Smoke)
San Nicola, accesso alla torre del cavaliere di San Nicolò (Foto Charly L. Smoke)

Ancora un personaggio “deja vu” fra gli aspiranti alla carica di Sindaco si configura sotto l’arcinota identità di Antonio Fentini. Costui, già vice sindaco in una delle passate giunte, viene ricordato in qualche modo come artefice della caduta di una precedente giunta di Giuseppe Calabrese.

Un’altra lista dovrebbe risultare probabilmente guidata dal vice sindaco uscente Renato Cafiero, figura che gode di molto seguito fra barcaioli e pescatori trovandosi al vertice di una cooperativa marinara. Anche da questo lato, nulla di nuovo sotto il sole, soprattutto se si considera il fatto quanto mai probabile che in detto schieramento dovrebbe collocarsi anche Pinuccio Calabrese, il quale non dispone ormai della facoltà di proporsi come candidato in prima linea per la carica di sindaco.

Le liste con i rispettivi rappresentanti saranno presentate ufficialmente fra circa un mese,
per cui risulta giocoforza muoversi nel campo delle ipotesi sia pure avvalorate da voci di qualche attendibilità. Sebbene rimanga prevedibile che il campo dei contendenti vada poi ad assottigliarsi, non va trascurato infine che, nella piccola folla di concorrenti potrebbe andare ad inserirsi anche un professionista foggiano, Antonio Matrella, architetto che altre anticipazioni descrivono forse intenzionato a scendere in campo quale faro guida di una lista civica denominata “si cambia”. Come si vede, il “cambiamento” resta sempre musica ripetitiva più che mai, sebbene gradita per tante orecchie disponibili.

Purché la metamorfosi non si riduca poi alla statica consuetudine di quell’immobilismo conservatore, opportunista nella falsa maschera innovativa, che ho descritto all’inizio di questo articolo.

Ferruccio Maria Fata
Articolo precedenteTragedia Sarago: la Capitaneria di Porto chiude indagine amministrativa
Articolo successivoProcuratore di Larino La Rana coinvolto in incidente stradale su Bifernina

7 Commenti

  1. Adda passà ‘a nuttata!
    Caro Fata,come vedo ha già aperto la campagna elettorale a favore della candidata Lisci.Le trivellazioni sono servite come mantra da circa un’anno l’associazione PUNTO E A KAPO che non rappresenta gli interessi delle Tremiti.Piuttosto tale associazione e’ una lobby che sta cercando ora di far eleggere la presidente.
    Ma l’incapacità e l’inadeguatezza di tale associazione e’ palese: la tassa di soggiorno e’ stata subita e non contrastata come il caso richiedeva, visto che le regole sono state cambiate dal Commissario prefettizio dr.ssa Palumbo mentre la partita (stagione estiva 2011) si giocava. Caro Fata,La sua sbandierata onestà intellettuale non Le impone almeno di ascoltare i programmi di almeno tutti i candidati prima di sponsorizzare qualcuno? Lei sarebbe certamente in grado di portare fedelmente i programmi di tutti in questo blog ed i votanti formerebbero le loro intenzioni di voto.

  2. un tremitese votante da 25 anni
    caro lei che non si identifica,sono in mio possesso i programmi elettorali di entrambe le liste dell’ultima tornata,posso garantirle che ha fatto più l’associazione punto e a capo che i candidati vincitori.

  3. Sripta manent!
    Dott. Fata, ho letto spesso i suoi articoli e non ci và leggéro con noi Tremitesi! Ho sempre pensato che chi guarda dall’esterno vede la trave nell’occhio che noi non vogliamo vedere e non ho mai fatto commenti. Forse sarà costretto a notare che non sappiamo neanche leggere l’italiano dal momento che la frase a conclusione dell’articolo è eloquente e non è stata compresa! Da parte mia la ringrazio perchè reputo che le critiche fanno male, però ti aiutano a migliorare e crescere.

  4. Senza parole…
    Vorrei ringraziare per l’articolo che descrive la situazione attuale delle nostre Tremiti. Credo che, in questo periodo, tutti i gruppi candidati vogliano il bene dell’arcipelago, indifferentemente. Parole ne verranno spese tante, come sempre succede!!! I voti verranno estorti, comprati o semplicemente incanalati dai “capi tribù”. Siamo consapevoli…
    Critiche all’associazione le puó fare chi “ha” fatto. Il commentatore ha solo criticato… Sul futuro delle nostre Isole noi abbiamo dei progetti, riguardanti il bene comune, che vorremmo poter realizzare, e non solo sbandierare in campagna elettorale, come è sempre stato fatto. Le isole Tremiti hanno un territorio da valorizzare ma sopratutto una comunità da ricreare, lavoriamo in tel senso.

  5. LASCIAMO LE SPONSORIZZAZIONI AI MERCANTI
    Quale autore dell’articolo, ritengo di dovere una precisazione. Gli elettori tremitesi conoscono come le proprie tasche difetti e virtù dei Candidati.Per buona pace dell’ignoto che vede nelle mie opinioni un intento propagandistico, sia ben chiaro che qui non si “sponsorizza” nessuno: non sono amico personale della Candidata, non so dove abiti nè ho messo mai piede nell’esercizio da essa gestito. Penso addirittura che se mi dovesse incrociare per strada, non mi riconoscerebbe nemmeno. Ciononostante mi piacerebbe, dopo tante delusioni, l’idea di una donna come amministratrice delle Isole, specie se profondamente dedita all’ambiente, alla realtà sociale, al progresso, ai bisogni elementari della popolazione, in primo luogo delle fasce più indifese. Uno spirito determinato contro privilegi, famiglie dominanti, potentati, speculazioni selvagge, che sapesse esprimere incondizionato amore per il bene comune. Non posso garantire con certezza che la Signora in questione risponda a tali mie speranze, ma parto da una posizione di attesa più che mai fiduciosa. Spero di non essere deluso. Il vincitore o la vincitrice delle elezioni dovrà comunque rispondere alla propria coscienza come pure alle oneste attese della cittadinanza intera.

  6. UNO SFORZO DI MEMORIA DR. FATA!
    Caro Dr. Fata come fa a negare l’evidenza di conoscere….! basta rilegga il suo articolo dal titolo “IL CONCERTINO..”
    “…Già nella mattinata del 30 luglio qui alle Isole Tremiti, parlando con Annalisa Lisci, responsabile della locale Associazione “Punto e a capo” che ha organizzato la serata del concerto di Lucio Dalla & friends, vedevo confermata la mia forte impressione in merito alla sussistenza di una tentativo – da parte di molti media fra i più diffusi a livello nazionale.- di boicottare seriamente l’evento artistico….
    Peccato che in quell’articolo trattò Lucio Dalla come non meritava solo per aver raggiunto Termoli con un gommone per la manifestazione contro le trivellazioni.Quel “concertino” e’ stato l’epitaffio di Lucio Dalla: Ambasciatore e Maestro delle Isole Tremiti.

  7. CHI NON SA è MEGLIO CHE TACCIA
    raga che donna sta Lisci! una fortuna per tremiti. Tanti tromboni DISATTENTI non sanno non capiscono cosa parlano. devono prendere lezione da lei Ero presente a quella telefonata del professore c’era pure Ale… il numero era confidato da un conoscente, teneva il microfono alto. Fra l’altro si sentiva chiedere da Lisci: scusi chi è lei?