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La squadriglia navale di Termoli
La squadriglia navale di Termoli
TERMOLI – Primo tentativo di sbarco di droga in Molise quello scoperto dalla Guardia di Finanza e dalla squadriglia navale di Termoli nell’ambito del maxi sequestro di oltre 2 tonnellate di marijuana “pescata” in mare, al largo di Termoli nord di cui questa mattina sono stati rivenuti altri 200 kg della stessa sostanza. Il grosso carico di “erba” era destinato a tutta l’Italia oltre al Molise ed ha un valore commerciale che supera i 9 milioni di euro. Fino a qualche anno addietro la Finanza era impegnata nella lotta al contabbando di sigarette che riguardava soprattutto le coste adriatiche pugliesi mentre oggi quel commercio è stato sostituito dalla droga. “Quello di oggi è sicuramente il primo tentativo di uno sbarco sul litorale molisano di droga da parte di organizzazioni dedite al traffico internazionale di droga. Il carico doveva essere sbarcato proprio in questa zona anche se era destinato al mercato nazionale” hanno dichiarato dalla Squadriglia navale della Finanza di Termoli.

Altri 300 kg sono stati sequestrati sempre in mare in località “Torre Fantine” in Puglia. Sulla vicenda la Procura di Larino è impegnata in una inchiesta a 360 gradi con intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti.La Finanza di Campobasso con la Squadriglia di Termoli è riuscita a stroncare il primo grosso sbarco in zona grazie ad una serie di attività info-investigative iniziate già da qualche tempo. La droga era stata abbandonata in mare da parte dei trafficanti sicuri di riuscire a recuperarlo ed invece le Fiamme Gialle sono riuscite a recuperarlo completamente.

Intanto è al vaglio degli inquirenti la posizione dei due pescatori appartenenti ad una imbarcazione locale che, di rientro in porto, aveva occultato oltre 4 kg lordi di marijuana nella barca ed alcuni panetti in due zaini.I marittimi saranno interrogati nelle prossime ore dal Gip. Intanto le indagini del sostituto procuratore Federico Carrai si allargano anche sul territorio dirimpettaio, verso il l’Albania ed il Montenegro da dove si presume sia arrivata la sostanza stupefacente. Le coste molisane rappresentano, da un punto di vista geografico, il punto più vicino al litorale croato, confinante con Montenegro. Intanto sono aumentati i controlli da parte della Capitaneria di Porto di Termoli sull’intero litorale. Il comandante Antonio Nasti sottolinea: “la guardia era già alta ma ora lo sarà ancora di più”.