myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623

L’Avv. Aldo De Benedittis
CAMPOBASSO _ Ancora sentenze a favore dei correntisti. Due ulteriori sentenze a favore dei correntisti deliberate dal Tribunale di Campobasso (Giudice U. Dott. Stefano Calabria), con la quale la San Paolo-IMI s.p.a.(Intesa-Sanpaolo s.p.a.) ha dovuto restituire oltre cinquantamila euro ad correntista,imprenditore di Campobasso,ed un’altra emessa dalla Corte di Appello di Campobasso (rel.Dott. Massimo Sensale) con la quale la Banca Popolare Italiana ha dovuto restituire oltre cinquantamila euro ad un imprenditore di Agnone,entrambi assistiti dagli Avvocati Aldo De Benedittis e Carmine De Benedittis Gli stessi si erano opposto alla pratica illegittima dell’anatocismo applicata dalle banche in questione ed ha visto riconosciuti i propri diritti di restituzione di quanto indebitamente pagato negli anni nel corso dei rapporti contrattuali di conto corrente intrattenuti. Le sentenze sono state ottenute dagli Avvocati Aldo e Carmine De Benedittis del Foro di Campobasso,tra l’altro legali dell’associazione dei consumatori ADUSBEF ONLUS.

Si tratta di un ulteriore risultato raggiunto a favore dei correntisti contro la pratica illegittima delle banche di capitalizzare trimestralmente gli interessi passivi, commissioni e spese. Queste sentenze si aggiungono a tutta una serie di risultati positivi già raggiunti sino ad ora dallo studio legale De Benedittis di Campobasso che da oltre 10 anni ha intrapreso azioni legali a favore dei correntisti contro le banche. Si ricorda,inoltre, ai correntisti,che anche la Corte di Cassazione a Sezioni Unite,con la sentenza n.24418 del 23.11.2010/02.12.2010,ha confermato la illegittimità della capitalizzazione trimestrale degli interessi,commissioni e spese, affermando che,in virtù della nullità di detta clausola,nessuna capitalizzazione composta può essere applicata ai contratti di conto corrente,neanche annuale.

Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche! Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto). Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo! Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica dello stesso.

Articolo precedenteBollette energia scontate a residenti ed imprese. Fotovoltaico gratuito
Articolo successivoMonaco invita Di Brino a rispondere su questione Garim