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L’avvocato De Benedittis
CAMPOBASSO – La Corte d’Appello di Campobasso ha condannato un Istituto bancario nazionale con sede in Molise a risarcire un correntista della provincia di Isernia di 80 mila euro a seguito dell’applicazione dell’anatocismo, la ricapitalizzazione trimestrale degli interessi. 

 
“Chi ha ancora in essere conti correnti aperti prima dell’anno 2000 – ha spiegato l’avvocato Aldo De Benedittis, legale di Campobasso che ha promosso il ricorso – può richiedere la restituzione di ingenti somme. Anche per i conti correnti estinti è possibile richiedere la restituzione di somme addebitate illegittimamente dall’istituto di credito purchè non siano trascorsi 10 anni dalla estinzione o chiusura. Tale è il termine di prescrizione per poter richiedere il maltolto. Importante è inviare una lettera raccomandata ar di costituzione in mora ed interruzione della prescrizione alla sede legale dell’azienda di credito. Inoltre dal 1 gennaio 2014 l’anatocismo è fuorilegge in Italia anche se la norma, adottata con la legge di stabilità del 2014, è rimasta sulla carta perché priva della prescritta delibera di attuazione del Cicr”. 

L’avvocato sottolinea che: “Il correntista che veda, sul proprio estratto conto, importi maggiorati sul calcolo degli interessi, può fare ricorso al Giudice. È questa la sintesi di due interessantissime ordinanze del Tribunale di Milano ed una sentenza del Tribunale di Biella che hanno impedito alle banche di applicare “gli interessi sugli interessi” ai propri clienti”.
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