RICCIA – Il Comune di Riccia si unisce al coro unanime di voci levatesi per la salvaguardia della Corte di Appello di Campobasso. Dopo il grande successo della manifestazione svoltasi venerdì scorso a Campobasso, con il concerto de Il Tratturo, continuano le prese di posizione a favore dell’istituzione. Il Consiglio comunale ha infatti approvato ad unanimità un ordine del giorno con il quale impegna il Sindaco a promuovere ogni azione pubblica volta alla salvaguardia della Corte di Appello di Campobasso e degli altri presidi presenti sul territorio provinciale e regionale, nonché farsi portavoce presso gli organismi politici nazionali delle istanze sociali e territoriali tese alla salvaguardia delle autonomie locali, provinciali e regionali.

 
«Deve essere assolutamente scongiurato il rischio della soppressione della Corte di Appello di Campobasso – ha dichiarato Domenico Sciandra, Presidente del Consiglio comunale di Riccia sia perché tale decisione renderebbe più gravoso l’esercizio del diritto di difesa dei cittadini molisani, i quali sarebbero costretti a costose ed impegnative trasferte nel caso di impugnazione delle decisioni di primo grado, sia perché si innescherebbe un grave processo a catena, per cui l’eliminazione della Corte di Appello di Campobasso potrebbe preludere alla chiusura di altri Uffici giudiziari o paragiudiziari o di altri uffici pubblici istituiti su base regionale e/o provinciale.
Auspico vivamente a nome dell’intero Consiglio comunale di Riccia, continua Sciandra, che il Decisore nazionale dia ascolto alle legittime preoccupazioni della popolazione Molisana e abbandoni il proposito di sopprimere la Corte d’Appello di Campobasso, poiché tale soppressione avrebbe di sicuro ricadute negative per il nostro territorio a livello economico, sociale ed istituzionale».

Il sindaco del Comune di Riccia Micaela Fanelli ha evidenziato di essere fiduciosa perché la vicenda abbia una soluzione positiva, in quanto a seguito di contatti assunti di recente con il Ministero della Giustizia, sembra che la proposta inizialmente formulata dalla Commissione ministeriale sia allo stato congelata e stia prevalendo l’orientamento di prevedere che vi debba essere almeno una Corte di Appello per ogni Regione.
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