ROMA – Via libera della Camera alle “quote rosa” anche nei Consigli Regionali. Secondo il testo approvato, almeno il 40% dei Consigli regionali dovrà essere composto da donne. In Molise – dove in queste settimane si discute della nuova legge elettorale per l’elezione del Consiglio regionale – si registrano le prime positive reazioni.
«Si tratta di una norma che sancisce un principio sacrosanto: il diritto ad una equa rappresentanza, considerando che le donne sono il 52% della popolazione italiana, ma solo il 17% dei consiglieri regionali in Italia oggi è composto da rappresentanti di sesso femminile» dice Micaela Fanelli, segretario regionale PD Molise. Spiace solo –aggiunge – che forze politiche che si candidano a interpretare il nuovo che avanza, come i 5 Stelle, abbiano votato contro».

Il testo si preoccupa anche di stabilire, in linea di massima, le modalità in caso di diversi sistemi elettorali (nelle regioni si vota con sistemi differenti da caso a caso). Per i sistemi proporzionali, quale quello molisano, prevista la doppia preferenza e una quota di almeno il 40% per i candidati donna.
Nel Molise la novità è dunque accolta con grande favore, ma non coglie affatto impreparati: «Il testo che stiamo scrivendo, approvato nei principi dalla segreteria e presentato all’assemblea regionale del 9 gennaio– conclude Fanelli – prevede già le quote rosa. Come dire, siamo già proiettati in avanti, anche perché, oltre alle quote rosa, il testo prevede altre sostanziali innovazioni. Tra queste, le cosiddette quote verdi (vale a dire una quota di seggi riservati ai giovani) e meccanismi di misurazione della performance dei consiglieri stessi per stabilire un’indennità basata sul merito».
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