CAMPOBASSO _ In qualità di cittadina impegnata in politica ed utente della scuola, non posso che manifestare compiacimento per la decisione emessa dal Tar Molise di annullamento degli atti relativi al piano di dimensionamento della rete scolastica, approvato dal Consiglio Regionale del Molise alla fine di gennaio.
Si fa giustizia di un atto di arroganza politica e di pessima amministrazione che, lungi dal programmare una rete scolastica adeguata alle esigenze del territorio provinciale e nella quale operatori scolastici, studenti e famiglie potessero vedere tutelati i loro diritti essenziali ed i loro legittimi interessi, consegnava ai molisani un piano mediocre, pasticciato ed incoerente con il quadro normativo vigente, funzionale solo ad interessi particolari o localistici.
Il punto fondamentale è che, finalmente e sia pure in sede giudiziaria, si chiariscono i ruoli di tutte le istituzioni coinvolte, si ripristinano le competenze inequivocabilmente assegnate dalla legge, si disegna l’iter corretto da seguire, restituendo, in definitiva, dignità e rispetto al lavoro di ciascuno, nell’interesse superiore della collettività. Dunque, l’annullamento degli atti disposto dal TAR impone alla Regione Molise di riaprire il procedimento e l’auspicio è che venga responsabilmente colta l’opportunità di un diverso metodo di concertazione e condivisione delle scelte, al fine di realizzare un piano di dimensionamento della rete scolastica adeguato alle esigenze dell’utenza e degli operatori e che costituisca un pilastro importante del sistema formativo complessivo.
Alla scuola ed alle famiglie molisane, infatti, serve molto di più che conservare, sempre che ne sussistano le condizioni, l’autonomia organizzativa; serve che le autonomie scolastiche abbiano le risorse, umane e finanziare, per funzionare al meglio ed offrire un servizio di alta qualità in un territorio già abbastanza depresso dal punto di vista economico e dello sviluppo; serve un progetto complessivo che investa massicciamente sulle nuove generazioni, anche e soprattutto attraverso un sistema educativo/formativo che diventi punta di diamante della crescita della nostra regione.
Annamaria Macchiarola