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FOSSALTO – “Ruolo della funzione pubblica , aziende e utenza. Sono questi i tre soggetti principali di cui occorre parlare quando si affronta la questione dei trasporti locali. In particolare, credo che la funzione pubblica, in questi anni abbia lasciato che le aziende di gestione creassero uno sbilanciamento tra le varie aree del territorio. Al tempo stesso occorre riconoscere che l’ utenza, che senza dubbio rappresenta il soggetto debole della questione, è stata per certi versi male abituata. Ora, il primo passo da fare in materia di Trasporto su gomma, è quello di rivedere il piano dei servizi minimi che presenta diverse incongruità.

Soltanto dopo aver riequilibrato il quadro sarà possibile pensare ad una prospettiva. Di certo, per quanto riguarda la nostra regione, l’obiettivo futuro dovrà andare nella direzione di un maggiore equilibrio tra i servizi, senza inutili accavallamenti tra trasporto su gomma e trasporto su ferro, garantendo la copertura su tutto il territorio”. È quanto ha dichiarato dall’assessore regionale Pierpaolo Nagni , recentemente intervenuto nell’ambito di un dibattito pubblico in merito alle prospettive dei trasporti in Molise organizzato dall’associazione culturale Il Bene Comune presso il teatro Alfieri di Fossalto.

Abbiamo in Molise alcune specificità legate alla mobilità su ferro – ha continuato – penso ad esempio alla tratta ferroviaria Campobasso Roma, non ancora elettrificata. Un problema , questo, che ci penalizza e che non è di facile soluzione. Ci muoviamo, infatti, in un quadro generale in cui, alle gravissime dichiarazione dell’ad di Trenitalia Moretti che dice no alle reti regionali, nessuno, tranne il governatore molisano Frattura e il governatore toscano Rossi, ha reagito in maniera forte”. L’evento è stato occasione per fare chiarezza non solo sui vari aspetti legati al trasporto su gomma e alla mobilità su ferro ma anche per fare il punto sulla situazione infrastrutturale regionale con particolare riferimento alla costruzione del primo lotto dell’autostrada.

“Occorre chiarire che ci troviamo in una fase ben diversa da quella precedente. – ha spiegato l’assessore Nagni – Siamo nel 2013, il governo nazionale si trova in grande affanno finanziario ed è costretto a reperire fondi dove può. Tra le cose attenzionate ci sono, purtroppo anche i 356 milioni di euro destinati dalla delibera Cipe al Molise. La verità è che la partita si sta giocando su campo nazionale e il solo dubbio, da parte nostra, che non ci siano più in Molise le condizioni sociali per la costruzione dell’autostrada, indebolisce il quadro complessivo con il conseguente rischio di vederci sfuggire il finanziamento. Certo che con 356 milioni di euro potremmo farci tante cose – ha aggiunto – mi rendo conto che strade come la Bifernina, la statale 17 e la ex 87 , per vetustà, non rappresentano più un quadro di mobilità soddisfacente.

Abbiamo anche il ponte sulla diga, continuamente monitorato, che necessita di grande attenzione ma i fondi disponibili sono strettamente collegati alla costruzione del primo lotto dell’autostrada e non abbiamo possibilità di fare ragionamenti alternativi. Il governo era probabilmente convinto che la Regione non avrebbe consegnato per tempo il progetto e che i soggetti promotori non avrebbero confermato la loro disponibilità di investimento. Così non è stato ed ora, a fronte di un progetto esecutivo già pronto e di fronte alla conferma dei promotori a voler procedere, lo Stato dovrà garantirci i fondi stabiliti. Di fronte a questa possibilità – ha concluso – non possiamo più tirarci indietro. Lasciarci sfuggire questa occasione equivarrebbe a compiere un passo falso che il Molise, francamente, non può più permettersi”