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“Le somme, provenienti, in parte, da proventi derivanti dalle alienazioni degli immobili di edilizia residenziale pubblica e, in parte da risorse statali del MIT – spiega – permetteranno di dare avvio ad un piano di recupero che prevede diversi livelli di interventi: dalla rapida assegnazione degli alloggi non utilizzati per assenza di interventi di manutenzione, al miglioramento impiantistico e tecnologico utile ad una riduzione dei costi di conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari; dalla trasformazione tipologica degli alloggi che tiene conto della trasformazione delle strutture familiari, dei fenomeni migratori, della povertà e della marginalità urbana, all’adeguamento sismico.
Di pressoché immediata esecuzione, saranno i lavori di manutenzione di non rilevante entità finalizzata a rendere prontamente disponibili gli alloggi sfitti mediante lavorazioni di manutenzione e di efficentamento.
Nella consapevolezza che, per una risoluzione complessiva, occorra compiere sforzi ulteriori – continua Nagni – crediamo che il risultato della compartecipazione della Regione Molise al finanziamento del piano rappresenti un segnale importante e positivo. Tale programma, per ora incentrato sui capoluoghi di provincia e comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti, ci consente di rimettere sul mercato diversi alloggi. Superato questo primo step – conclude l’assessore – rivolgeremo l’attenzione anche ai piccoli centri per poter individuare soluzioni e per andare ad intervenire laddove vi siano casi di alloggi attualmente non assegnabili per mancanza di manutenzione. Va detto che il settore dell’edilizia pubblica è stato negli ultimi anni fortemente penalizzato dalle progressive azioni di spending review, anche per questo, la nostra idea è quella di ottimizzare al massimo le poche risorse disponibili senza inutili dispersioni di denaro in operazioni che, a dirla tutta, non portano da nessuna parte”.