Al nocciolo della questione, il senatore chiede provvedimenti radicali, risorse alle attività produttive e sgravi alle imprese, cosciente del fatto che la ricostruzione sarà un processo lungo e complesso e che proprio per questo servono atti e decisioni più organici in grado di produrre effetti anche nel lungo periodo. Tra gli oltre 34 emendamenti dal senatore presentati, quattro riguardano anche le regioni Molise e Puglia colpite dal terremoto del 2002. In particolare, Astore dedica un emendamento sulla questione ancora irrisolta dei tributi e contributi per i quali richiede una proroga per ciascun carico iscritto a ruolo. Affronta e pretende chiarezza per l’interpretazione autentica delle norme applicabili alle sospensioni e abbattimenti contributivi concessi a seguito degli eventi sismici del 2002 dove le disposizioni di legge dovrebbero estendere a tutte le ventidue aree colpite dalla calamità e superare così ogni ingiustificata disparità di trattamento ed evitando finalmente pesanti contenziosi con l’INPS. Ha sollecitato ulteriori interventi a favore delle zone terremotate del 2002 attraverso il riconoscimento della zona franca indispensabile per i prossimi anni a venire nell’interresse di tutto il cratere e dei suoi abitanti .
Astore ha assicurato che è sua intenzione “dare piena collaborazione all’impegno per una ricostruzione post-terremoto rapida, totale e trasparente, ma proprio tale impegno non può prescindere da alcune modifiche sostanziali del decreto in virtù di una tragedia già vissuta drammaticamente ed impossibile da dimenticare”. L’esponente IdV se da una parte è pronto ad intraprendere la strada della responsabilità, dall’altra annuncia sin d’ora, che il suo proponimento sarà anche quello di controllare e vigilare che gli impegni presi – e che prenderà in futuro questo Governo – siano rispettati uno per uno al fine di evitare che la popolazione abruzzese possa vivere una situazione umana insopportabile che il Molise ed il senatore di San Giuliano ben conoscono.