myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623
CAMPOBASSO _ Il decreto Abruzzo, in discussione nella Commissione Ambiente e Territorio del Senato, sta per essere concluso e dovrebbe approdare nell’Aula di Palazzo Madama già da giovedì prossimo. Il senatore dell’IdV Giuseppe Astore – pur non facendo parte della commissione medesima – ha ritenuto opportuno presentare un pacchetto di emendamenti in aiuto della popolazione abruzzese al fine di non ripetere o ricopiare il modello Molise a seguito dell’evento sismico del 2002. “La ricostruzione del Molise – sottolinea l’esponente dipietrista – è ferma ancora ai fondi erogati da Di Pietro e ad oggi vive ancora il problema del completamento. Il decreto, oltre ad essere inadeguato, è poco efficace in diversi punti ed è per questo che mi auguro che i miei emendamenti vengano approvati per evitare conseguenze ancor più gravi e pesanti per la comunità abruzzese”.
Al nocciolo della questione, il senatore chiede provvedimenti radicali, risorse alle attività produttive e sgravi alle imprese, cosciente del fatto che la ricostruzione sarà un processo lungo e complesso e che proprio per questo servono atti e decisioni più organici in grado di produrre effetti anche nel lungo periodo. Tra gli oltre 34 emendamenti dal senatore presentati, quattro riguardano anche le regioni Molise e Puglia colpite dal terremoto del 2002. In particolare, Astore dedica un emendamento sulla questione ancora irrisolta dei tributi e contributi per i quali richiede una proroga per ciascun carico iscritto a ruolo. Affronta e pretende chiarezza per l’interpretazione autentica delle norme applicabili alle sospensioni e abbattimenti contributivi concessi a seguito degli eventi sismici del 2002 dove le disposizioni di legge dovrebbero estendere a tutte le ventidue aree colpite dalla calamità e superare così ogni ingiustificata disparità di trattamento ed evitando finalmente pesanti contenziosi con l’INPS. Ha sollecitato ulteriori interventi a favore delle zone terremotate del 2002 attraverso il riconoscimento della zona franca indispensabile per i prossimi anni a venire nell’interresse di tutto il cratere e dei suoi abitanti .

Astore ha assicurato che è sua intenzione “dare piena collaborazione all’impegno per una ricostruzione post-terremoto rapida, totale e trasparente, ma proprio tale impegno non può prescindere da alcune modifiche sostanziali del decreto in virtù di una tragedia già vissuta drammaticamente ed impossibile da dimenticare”. L’esponente IdV se da una parte è pronto ad intraprendere la strada della responsabilità, dall’altra annuncia sin d’ora, che il suo proponimento sarà anche quello di controllare e vigilare che gli impegni presi – e che prenderà in futuro questo Governo – siano rispettati uno per uno al fine di evitare che la popolazione abruzzese possa vivere una situazione umana insopportabile che il Molise ed il senatore di San Giuliano ben conoscono.

Articolo precedenteIl Presidente Iorio a Roma al Forum Pa per parlare di Euroregione Adriatica
Articolo successivoIl “caso Tintilia” in Molise. Per Di Lena: “no alla frammentazione”