
E’ inutile riproporre sempre gli stessi drammi e le stesse commedie,in salse diverse,è importante far conoscere invece e rivisitare le grandi opere poco rappresentate per insegnare e far riflettere. Sono davvero soddisfatto che il pubblico termolese si sia accresciuto con il tempo e che sia passato dai dieci-venti spettatori ad opera alla attuale sala gremita di folla e addirittura incapace di accogliere tutti. Per questo ripetremo il dramma di Lorca anche nel fine setimana prossimo,sempre gratuitamente.Sono fiero di aver portato inoltre la lirica a Termoli con Tosca e il Rigoletto, la passione per il teatro è una specie di ‘droga’ che completa e vivifica per cui anche chi è insignito di una piccola parte è contentissimo di rappresentare sul palco le opere teatrali più svariate.
Prossimo appuntamento sabato 27 e domencia 28 Marzo sempre alla Galleria Civica d’arte di Ternoli, sempre alle 18, con ‘Urlo-ritratto beat generation’,sempre con gli attori della compagnia” LALTROTHEATRO” ‘.Ritornando al dramma rappresentato domenica.ha pienamente ragione il Ciarfeo ad essere soddisfatto e pago della sua attività,infatti più volte gli spettatori hano applaudito le scene salienti dell’opera, che narra la singolare storia di ‘compresse verginità’-come le definisce lo stesso regista-e cioè la vita di cinque giovani donne confinate in casa per otto anni di lutto da parte della dispotica madre,Bernarda.
Ma la sete di amore e di libertà non tarda ad arrivare e la maggiorparte delle donne della casa si ritrova immischiata sentimentalmente con Pepe il Romano,il giovane più bello del paese e promesso sposo di una delle cinque ragazze. La tirannide della madre severa e conformista attenta solo al giudizio degli altri e del paese,è magistralmente interpretato dall’attrice della compagnia teatrale termolese,ma efficaci e bravi risultano essere tutti gli attori,davvero abili ad interpretare con sapienza le proprie parti. Alla fine una delle sorelle, Adele, si impicca credendo morto il suo amante Pepe,ed ancora una volta la madre si preoccupa solo e soltanto di celebrare agli occhi del paese il funerale della figlia come quello di una vergine,mentre in realtà ella aspettava addirittura un figlio da Pepe.
La critica ha voluto leggere nella repressione di Bernarda quella franchista della Spagna di Lorca, che diviene quindi specchio del sistema reazionario di allora. Dunque, al di là del piacere della rappresentazione teatrale,abbiamo la prova di un grande Lorca che ci parla simbolicamente della sua situazione politica e sociale,inoltre essa è anche uno dei pochi drammi dell’autore,noto soprattutto per le sue poesie,non a caso anche i dialoghi di questa storia sono molto vicini alla poesia. Un dramma ,insomma,da andare assolutamente a vedere!