Marcella Stumpo
Marcella Stumpo consigliere comunale Rete della Sinistra termolese

TERMOLI – Con l’anno nuovo è arrivato il momento di provare a fare un bilancio di questi primi sei mesi di presenza in consiglio comunale per noi di Termoli Bene Comune-Rete della Sinistra.

È stato un periodo sicuramente impegnativo di apprendistato istituzionale, che ci ha visti costantemente presenti nelle Commissioni e nei Consigli, impegnati a costruire un’opposizione che non fosse pregiudiziale, ma considerasse sempre e comunque prioritaria la tutela dell’interesse comune dei cittadini. Abbiamo quindi lavorato di concerto con le altre forze di opposizione, ove è stato possibile, ma abbiamo assicurato studio e voce in commissione in spirito costruttivo di condivisione dei temi rilevanti per la città, come è puntualmente accaduto per la stesura di importanti regolamenti comunali (consigli di quartiere, trasparenza, partecipazione dei cittadini).

Nelle commissioni, e specialmente in quelle delle quali siamo componenti effettivi (Urbanistica e Ambiente) abbiamo portato il nostro contributo a temi fondamentali quali il depuratore del porto, i nuovi contratti per il Verde Urbano e per i rifiuti, e varie lottizzazioni tra le quali Punta di Pizzo e Andreoli. 

Siamo riusciti a fare approvare due mozioni molto importanti, che sono state preparate collettivamente, con la condivisione della maggioranza, e votate all’unanimità: quella sulla Dichiarazione di Emergenza Climatica, che ha posto Termoli nel novero dei comuni virtuosi italiani ed europei, e quella sulla introduzione del catasto arboreo e Piano Regolatore del Verde, che prevede sistematica opera di piantumazione e tutela del verde inteso come patrimonio comune sotto l’aspetto sociale, sanitario, di benessere cittadino.

In questi sei mesi abbiamo seguito con particolare attenzione (e dato un contributo cospicuo in commissione) il bilancio cittadino, sul quale abbiamo chiesto maggiore attenzione ai tempi, maggiore tempestività e chiarezza nei documenti. Si tratta di temi complessi che facilmente sfuggono alla comprensione, sui quali sarebbero opportuni uno studio ed una partecipazione continui da parte di tutti i consiglieri. Specie dopo l’elenco lunghissimo di debiti fuori bilancio che abbiamo dovuto approvare con vere e proprie maratone prima della fine dell’anno, riteniamo che sul bilancio debba accendersi un riflettore continuo, in particolare per quanto riguarda l’insussistenza di quasi tutte le entrate da presunta evasione IMU, messe a bilancio dall’amministrazione Sbrocca, e per l’impatto dovuto al contenzioso Edison ed alla contestazione della collocazione effettiva delle piattaforme petrolifere nel mare di Termoli.

I dossier più spinosi in questo periodo, sui quali stiamo lavorando senza sosta, sono senz’altro quelli relativi al Macte e alla finanza di progetto per il trasporto pubblico e la gestione del parco comunale. La nostra posizione è chiara e inequivocabile: chiediamo che la gestione sia completamente pubblica, e che si ponga fine alla stagione dei regali ai privati giustificati con lo stucchevole ritornello “non ci sono soldi, non abbiamo personale, il pubblico non funziona”. In questi sei mesi ci siamo sentiti ripetere queste frasi sino alla nausea, in qualsiasi contesto; e mai una volta che siano state seguite da studi di fattibilità, confronti tra le due tipologie di gestione possibili, dati tecnici od economici concreti.  Il giochetto non funziona più.

Ricordiamo che alla mai nata Fondazione Macte non solo è stata attribuita la gestione delle opere d’arte e dell’immobile museale, ma al Comune è stato caricato anche il pagamento di tutte le spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, e per le utenze (elettricità, internet, acqua, gas, rifiuti). La decisione (o sospensione, non è ben chiaro e abbiamo scritto alla Prefettura per avere chiarimenti) della Prefettura di non riconoscere personalità giuridica alla Fondazione Macte ha fatto sì che per il momento i notevolissimi beni artistici di Termoli siano gestiti da un ente inesistente: bisognerà pure occuparsi di questo problema, e noi abbiamo chiesto, con una mozione ancora non portata in discussione, di arrivare ad una gestione pubblica del museo e delle opere.

Quanto al trasporto pubblico, l’amministrazione Roberti ha riconosciuto a Larivera una ingiustificata maggiorazione di 163-mila euro ai 2,75 milioni di corrispettivi 2019 e non si decide ad indire la gara per il conferimento dell’appalto, al posto dell’illegittima finanza di progetto avviata dall’amministrazione. Oltre ad aver denunciato in un esposto inviato a tutti gli enti coinvolti i punti molto discutibili sui quali è stata strutturata questa finanza di progetto, ci siamo attivati, sia in commissione sia con conferenze stampa, banchetti informativi e video esplicativi, per denunciare la cementificazione prevista nel parco comunali, i 300 parcheggi aggiuntivi e il taglio massiccio di alberi che il progetto prevede.

La nostra impressione generale del Comune inteso come macchina tecnico-amministrativa non è positiva: sicuramente istruttivo riuscire a vedere il funzionamento di questa macchina dall’interno ( e riteniamo che a turno tutti i cittadini dovrebbero poter fare questa esperienza), ma nonostante la buona volontà e l’impegno del  personale dobbiamo constatare molta superficialità, molta disconnessione tra i vari settori, intervalli troppo lunghi nei controlli: come in tutte le macchine complesse, sembra che non si riesca ad apportare facilmente  correttivi ed  efficientamento, una volta avviato il sistema.

Sicuramente molti settori lavorano con personale insufficiente, grazie ai tagli durissimi imposti dallo Stato ai bilanci comunali negli ultimi anni, ma ci risulta che con la recente legge Madia e con la legge di bilancio 2019 molti vincoli siano stati superati, specie per le amministrazioni che abbiano rispettato il pareggio di bilancio nell’anno precedente: si può dunque, e si dovrebbe subito, procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato, nei limiti previsti dalla normativa.

Altro punto dolente è il reperimento dei documenti necessari per capire gli argomenti dibattuti (specie nei casi attinenti al bilancio, all’urbanistica o ai lavori pubblici), che porta via tempi troppo lunghi. Per non parlare poi delle delibere e delle determine che spesso arrivano prive degli allegati indispensabili per avere un quadro della situazione. La trasparenza manca dunque anche per chi rappresenta i cittadini: è conseguenza evidente e vergognosa di questa scorretta prassi che al cittadino qualunque che dal di fuori chiede lumi non sia data quasi mai risposta nei tempi previsti dalla legge.

Questi disservizi derivano principalmente dal fatto che ai consiglieri non è più accessibile in toto (come durante la precedente amministrazione) il portale URBI, dove si rinvengono atti e documenti senza bisogno di perder tempo a presentare richiesta di accesso agli atti. Su questo punto non riteniamo fondato il diniego opposto alla richiesta ufficiale di ripristino dal Segretario Generale, e riapriremo la questione. Sulla trasparenza e sull’informazione, infatti, si regge la democrazia.

Da ultimo ricordiamo un tema molto dibattuto in campagna elettorale, che è poi scomparso dai radar: la finanza di progetto relativa al tunnel ed alla cementificazione di piazza Sant’Antonio e del Pozzo Dolce. Non è più rinviabile l’annullamento in autotutela della delibera di giunta 291/2015, con cui la giunta Sbrocca ha dichiarato la fattibilità ed il pubblico interesse di un progetto notevolmente diverso da quello ammesso dalla Regione al finanziamento pubblico di 5 milioni.

Termoli Bene Comune-Rete Della Sinistra

Bilancio di un anno di attività della Rete della sinistra termolese

#Termoli – Bilancio di un anno di attività della Termoli Bene Comune – Rete della Sinistra: conferenza stampa di Marcella Stumpo e Pino D’Erminio #macte #notunnel #parcotermoli

Posted by myNews on Saturday, 4 January 2020
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