Ed anche questa volta gli uomini del Capitano Gismondi ci hanno visto giusto. Dalle tasche del giubbino indossato dal ragazzo, sono spuntate 6 confezioni già sigillate di marjiuana, di cui una anche abbastanza grande. La ragazza, per non essere da meno, ha “mollato” ai Carabinieri altre 7 confezioni di erba, pure già sigillate, tutte pronte per la vendita al dettaglio. Ciò nonostante, i militari in borghesi, poi raggiunti dal loro comandante, hanno voluto approfondire l’accertamento. Ed infatti si sono spostati nell’abitazione del ragazzo, per estendere la perquisizione anche al suo domicilio. Pure questa volta hanno fatto centro. Da un pensile della cucina, sono saltate fuori altre 33 confezioni di marijuana già sigillate, di cui una anche bella grossa, pronte alla vendita al dettaglio. Ovviamente non è stato difficile reperire, sul posto, il bilancino di precisione utilizzato per pesare le dosi di droga. Sul davanzale della finestra, poi, facevano bella mostra 5 piantine piccolissime di canapa indica, regolarmente innaffiate, nonché un sacchetto pieno di semi di canapa indiana pronti per l’impianto.
Evidentemente i “titolari” della ditta si stavano preparando già per il prossimo raccolto!! Subito dopo, entrambi i ragazzi sono stati accompagnati in caserma per gli ultimi accertamenti del caso. Nella serata, per G.R. uno studente 18enne da pochissime settimane e per C.P., una studentessa 16enne, immediato è scattato l’arresto per concorso in detenzione di sostanza stupefacente con finalità di spaccio. Il raccolto di “erba” per loro è andato perso.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo, infatti, hanno sequestrato tutta la marijuana rinvenuta, per un peso complessivo di quasi 130 grammi, le piantine, i semi e tutto il materiale per il confezionamento delle dosi, per custodirli a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Dopo le formalità di rito, per il ragazzo maggiorenne si sono aperti i cancelli del carcere di Campobasso; la ragazza minorenne, invece, è stata tradotta presso la sua abitazione per rimanervi in regime di arresti domiciliari, affidata ai genitori. Forti anche di questo bel risultato, i militari del Nucleo Investigativo continueranno i loro controlli anche nelle prossime settimane, rafforzandoli se necessario, soprattutto avendo registrato una diminuzione dell’età dei giovani che si approcciano al mondo della droga.