TERMOLI _ “Ho iniziato a drogarmi per curiosità, per sfidare me stesso, per capire se il mio magnifico controllo avrebbe superato anche questo. Per 5 anni lo facevo di tanto in tanto ed il massimo del mio senso di onnipotenza l’ho vissuto raccontando ad un amico che potevo «farmi» senza essere un tossico, uno schiavo della droga”. Ha iniziato così il racconto della sua tormentata vita, Marco, 42 anni di Termoli, un tempo titolare di una pescheria a Larino ed oggi, dopo l’incubo vissuto, fatto di eroina e cocaina dal quale però ne è uscito completamente, forse anche più forte di prima, più sicuro di se stesso, disoccupato in cerca di un lavoro per tornare ad una vita normale in tutti i sensi.

“A quell’epoca, quando ho iniziato, stavo bene, avevo molti amici, l’attività andava a gonfie vele, non mi mancavano i soldi in tasca, ero molto conosciuto. Mi piaceva vivere alla giornata. Poi ho iniziato a desiderare di sapere cos’era la droga, ero divorato dalla curiosità e così passai una settimana a cercare chi mi fornisse una dose _ dice Marco, tranquillo ma molto emozionato ricordando quei momenti _. Ho iniziato con l’eroina, subito. Qualche grammo ogni sei mesi e sono andato avanti così per cinque anni. Non ero dipendente, lo facevo saltuariamente.

Pensavo di potere farcela a non cadere nel tunnel. Quando ho iniziato ero cosciente di quello che facevo, sapevo bene che stavo rischiando con il fuoco. Poi però le cose sono cambiate ed in peggio”.

Un amico confidò a Marco che era un tossico e lui lo ha invitato a casa sua, per «farsi insieme» con l’intento di convincere il coetaneo a non drogarsi tutti i giorni, a diradare le dosi. Ed invece accadde il contrario.

“Iniziai così ad usare eroina e cocaina anch’io tutti i giorni _ ha proseguito Marco _. A peggiorare la situazione, fu la mia situazione personale. La mia fidanzata rimase incinta ed io fui costretto a sposarmi in poco tempo. In quel periodo non ho capito quasi più niente, ero confuso, facevo un lavoro che non desideravo, il matrimonio immediato, insomma mi sono sentito schiacciato. Ho chiesto aiuto in una casa di recupero in Sardegna ma sono rimasto molto deluso dai metodi utilizzati e così ho detto basta, mi sono sentito sfruttato. Soffrivo di depressione e prendevo anche psicofarmaci e sono stato ancora peggio“. A far uscire Marco dalla dipendenza della droga è stato il Sert di Termoli.

“In quegli anni ho perso tutto, l’affetto di mia moglie, dei miei genitori, dei miei amici. La droga ti porta a mentire sempre e con tutti anche quando non c’è bisogno _ ha detto ancora con l’amaro in bocca Marco _. Quando sono uscito dalla comunità ho ripreso peggio di prima. Poi ho toccato il fondo ed ho deciso di farmi aiutare davvero. Così mi sono rivolto al Sert di Termoli. Oggi sono tornato ad avere fiducia in me e, grazie all’equipe di Termoli che mi ha seguito moltissimo, sempre, all’affetto di una donna, ne sono uscito completamente. Insomma ora ho iniziato da zero una nuova vita. Ora sto bene ed ho superato tutto, ma il percorso richiede molto impegno e voglia di farcela davvero. Non è facile. Io mi sono salvato, mi sono voluto bene”.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa