TERMOLI – Il secondo turno delle elezioni amministrative per Termoli 2014 ha rappresentato, almeno apparentemente, un netto spartiacque nella vicenda “BLU Costruzioni”: da una parte il legale della ditta costruttrice, Michele Marone, dall’altra l’avvocato che curava il ricorso al TAR del Comitato di quartiere S. Alfonso, fortemente contrario alla realizzazione dell’opera, avv. Angelo Sbrocca. Un “derby” tra avvocati decisamente schierati e diretti protagonisti della tortuosa vicenda della palazzina di via Montecarlo. Se avesse vinto l’avv. Marone non ci sarebbe stato scalpore alcuno nel constatare uno spedito avanzamento dei lavori nell’area del Crocifisso, ma l’esito elettorale è stato un’altro: ha vinto Sbrocca. Ad ogni modo il risultato non cambia.
Diversamente da quello che probabilmente si aspettavano a riguardo gli elettori dell’attuale maggioranza, tra i quali proprio gli oltre 2000 residenti del quartiere S. Alfonso, la struttura in oggetto va rapidamente completandosi, i lavori proseguono speditamente e a breve la struttura sarà ultimata. Il tutto sotto lo sguardo acquiescente dell’ennesima amministrazione sorda alle richieste dei propri cittadini. L’avvocato Sbrocca, oggi Sindaco, non interviene…in questo senso sembrerebbe quasi che le elezioni le abbia vinte Marone. Del resto non è certo una novità che, come a livello nazionale, anche localmente, a Termoli, non vi sia nessuna differenza di contenuti politici tra destra e sinistra e la presenza nell’attuale Giunta “di centro sinistra” di componenti storici della destra termolese ne è la riprova. Quali azioni ha intrapreso il neo Sindaco, tecnicamente dalla parte dei residenti, per sospendere i lavori?

Ad oltre 70 giorni dalla sua elezione ancora nessuna. Siamo sicuri che una soluzione il nostro primo cittadino può e deve trovarla, del resto le competenze in materia di urbanistica fanno certamente parte del suo bagaglio professionale: già dal 2006, per volontà dell’allora Sindaco Greco, l’avv. Sbrocca andava ad occupare il vertice della TUA, l’azienda di trasformazione urbana termolese, “madre” del cantiere del Crocifisso, azienda da dove tutto ha avuto inizio…non senza alcune ombre.

Quindi, chi fino a pochi giorni fa raccoglieva, in veste di legale, le istanze di protesta dei residenti del quartiere S.Alfonso finalizzate ad impedire la realizzazione della palazzina, è la stessa persona che, dirigendo l’Azienda di Trasformazione urbana termolese, ne ha reso possibile oggi la realizzazione vera e propria . Al vertice della TUA, Sbrocca, non solo non ha impedito alla BLU di realizzare in quell’area, ma ne ha accompagnato l’iter che ha poi visto il rilascio del permesso di costruire per poi, infine, schierarsi, in veste di legale, contro la realizzazione della stessa. Un comportamento alquanto ambiguo. Dimettendosi da patrocinatore, il Sindaco Sbrocca avrà anche risolto il suo conflitto d’interesse politico ma non certo quello etico. A questo punto ci si chiede se è reale volontà dell’attuale maggioranza intervenire a tutela del verde urbano e di tutti i cittadini che a gran voce hanno espresso la propria contrarietà a quest’opera.

In questo caso potremmo dire che vige la regola del “silenzio assenzo”, infatti, se questo immobilismo dovesse perdurare, la risposta è evidentemente “NO”: non si vuole intervenire. Ne dedurranno tutti i cittadini termolesi che è intenzione dell’ Amministrazione Sbrocca non interferire negli affari milionari della BLU Costruzioni. Il MoVimento 5 Stelle Termoli, che ha già portato formalmente la questione all’attenzione del Consiglio Regionale, da sempre contrario al consumo spregiudicato e irrazionale del suolo cittadino, dalla parte del Comitato di quartiere S. Alfonso e dei suoi residenti, chiede pubblicamente al Sindaco Sbrocca di pronunciarsi in merito. È sua intenzione intervenire nella vicenda “BLU Costruzioni” o il Comitato ed i cittadini tutti possono rassegnarsi davanti all’ennesima colata di cemento?

M5S Termoli

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