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CAMPOBASSO – Gli agenti della polizia municipale e provinciale tornano in piazza, con Cgil Cisl e Uil, per manifestare contro l’indifferenza di governo e politica rispetto allo stato di abbandono in cui sono lasciati i corpi di polizia locale: “Più compiti, meno salario a fronte di un organico sempre più ridotto, nessun riconoscimento di ruolo e contratto bloccato. Non è così che si assicura la legalità e la sicurezza delle nostre comunità”.
Quest’oggi, anche in Molise, gli agenti si mobilitano, con sit‐in dinanzi a tutte le prefetture con priorità chiare: uniformare su tutto il territorio nazionale le condizioni operative; rinnovare il CCNL di riferimento e riconoscere le specificità e peculiarità dei corpi di polizia locale; superare il blocco del turn over; riconoscere e valorizzare il ruolo e le funzioni della polizia locale; tutelare e garantire equità al trattamento economico e alle condizioni di lavoro.
Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl chiedono al governo “di avviare subito il confronto per colmare, già nel DDL Sicurezza in discussione, le gravi discriminazioni esistenti su piano delle tutele e dei diritti rispetto alle altre forze di polizia, a partire da equo indennizzo e cause di servizio”.
“La nostra regione è l’unica in Italia che ancora non aggiorna la legge sulla polizia locale, facendo venir meno totalmente l’integrazione con gli altri corpi di polizia – commenta Tecla Boccardo, leader della UIL molisana – Questo limite tutto molisano limita, peraltro, la possibilità per la Regione di accedere alle risorse europee destinate alla sicurezza.”
“I Comuni, nel frattempo, si arrabattano come possono: non hanno più le caserme delle forze dell’ordine, non hanno neppure un agende di polizia locale (sebbene questo sia uno tra i servizi essenziale ed obbligatori di queste amministrazioni locali). La sicurezza ed il controllo del territorio sembrano essere assicurati solo dalle telecamere di sorveglianza che, queste sì, si diffondono ovunque.” La valutazione di Boccardo: “Troppo poco, troppo poco efficace, soprattutto per rispondere adeguatamente al bisogno di sicurezza dei cittadini delle aree interne.”
“Ancora una volta, unitariamente come Sindacato, puntiamo a tenere assieme i diversi livelli: vogliamo l’adeguamento della legge nazionale vecchia di trent’anni, vogliamo lo sblocco del turn over e il rinnovo dei contratti, vogliamo una Regione più sensibile e concreta nel promuovere la legalità e la sicurezza, la vigilanza e la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della qualità di vita dei molisani.”