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CAMPOBASSO_ Il Capogruppo del PD in Commissione Ambiente al Senato, Roberto Della Seta insieme al Senatore Francesco Ferrante, ha predisposto e depositato un’altra interrogazione urgente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per sostenere le richieste della Regione Molise sul riconoscimento dello stato di calamità per i comuni colpiti dalla Tromba d’aria del 24 luglio scorso. La crisi nazionale che ha portato il Governo a non avere più la fiducia in Parlamento ha rallentato l’istruttoria ma è indispensabile essere uniti per evitare che le popolazioni interessate siano abbandonate al proprio destino. Purtroppo i tagli adottati con la legge n. 122 del 30 luglio scorso comporteranno minori entrate per il Molise per 38 milioni con ricadute negative di gran lunga più consistenti per dipendenti pubblici, imprese e servizi sociali. La manovra regionale di queste ore riduce la spesa per altri 27 milioni ma in realtà la consistenza dei tagli è di gran lunga maggiore su una serie di voci di bilancio. Il combinato disposto dei due provvedimenti pregiudica servizi essenziali quali i trasporti, la sanità, la scuola e l’assistenza sociale.

Si fermano i cantieri, non si liquidano le aziende, non ci sono incentivi per lo sviluppo e mancano i fondi per i co-finanziamenti comunitari. Si moltiplicano gli episodi di infiltrazione camorristica e accade che una ragazza di Campobasso non può fare una risonanza magnetica in questi giorni, salvo pagare 195 euro in uno studio privato. In un simile scenario serve scorgere i possibili sbocchi positivi della crisi, adoperarsi per salvaguardare l’autonomia istituzionale regionale ma contestualmente non escludere una riflessione che riprenda lo studio della Fondazione Agnelli su una Macro-Regione Adriatica ( Marche, Abruzzo e Molise ). Chiudersi in pratiche consumate e arroccarsi su slogan vuoti non aiuta le imprese edili al collasso, l’indotto delle aziende in crisi che ruotano intorno alla pubblica amministrazione, non agevola la salvaguardia dei posti di lavoro né disegna un percorso unitario che tuteli i diritti universali di cittadinanza. Michele Petraroia