TERMOLI _ La UILTuCS Molise è nuovamente costretta ad intervenire sulla vicenda che ormai da troppo tempo interessa i lavoratori licenziati a seguito del cambio di appalto del servizio di pulizia presso l’Istituito Carsic di Venafro, mutamento che ha visto l’avvicendarsi della società Domina Cooperativa Sociale alla società Luxia s.r.l., società entrambe facenti capo alla stessa gestione . Nonostante i molteplici fronti interessati, le richieste effettuate e gli incontri concertati ad oggi non si profila ancora alcuna soluzione per i lavoratori che sin dal mese di dicembre si trovano senza occupazione. Ed in questo caso, a giustificazione del comportamento aziendale, non c’è alcuna motivazione che tenga: qui non c’è stata una perdita di appalto oppure una riduzione della commessa assegnata alla società ma soltanto un disegno imprenditoriale ad esclusivo vantaggio del datore di lavoro. Si ricorda, infatti, che la sig.ra Dolores La Milza, legale rappresentante della società Luxià s.r.l., alla scadenza dell’ennesima proroga del contratto di appalto per la gestione del servizio di pulizie presso l’Istituto Carsic di Venafro, ha ben pensato di liquidare la società a responsabilità limitata con conseguente licenziamento di tutti e 15 i lavoratori e successivamente si è aggiudicata nuovamente, in veste di amministratore unico della Domina Società Cooperativa – forma giuridica certamente più favorevole agli interessi datoriali – il medesimo contratto relativo alla stessa tipologia e mole di servizio, presso il medesimo Istituto Carsic riassumendo unicamente 10 dei 15 dipendenti in precedenza impiegati. (!!!!)

E tutto questo senza alcuna gara pubblica, ma con una trattativa privata tra l’Istituto e la cooperativa nonostante il finanziamento pubblico del Carsic e addirittura con l’avallo dell’Istituto Carsic che pare abbia addirittura concordato con la società Domina Cooperativa il numero dei lavoratori da impiegare nei diversi servizi. E non è nemmeno la prima volta in quanto, prima che l’appalto delle pulizie del Carsic venisse affidato alla società Luxia s.r.l., il servizio veniva gestito ugualmente dalla sig.ra Dolores La Milza sia pure in veste di rappresentante di altra e diversa società rispetto a quelle coinvolte nella vicenda attuale. A fronte di questa situazione appare certamente lecito domandarsi se la gestione del servizio venga affidata a seguito di una complessiva stima delle proposte più favorevoli o non vi sia, invece, una diversa valutazione di convenienza attuata dalle parti coinvolte.

D’altra parte, né la società Domina né tanto meno l’Istituto Carsic hanno ritenuto opportuno far chiarezza su di una vicenda che sta assumendo tratti sempre più definiti: nonostante i molteplici inviti e le continue occasioni fornite nessuno dei due soggetti ha pensato di dover chiarire la propria posizione o le proprie responsabilità. La Cooperativa Domina, dopo aver comunicato alla Prefettura di Isernia di non poter accettare le richieste di reintegra dei lavoratori così come formulate dalle parti sociali non ha illustrato alcuna proposta alternativa dimostrando, in tale maniera, l’assoluto disinteresse per la vicenda di tutti i lavoratori.

Lo stesso Istituto Carsic, nonostante i diversi e sempre più numerosi elementi che lo contraddistinguono come parte attiva della questione, non ha ritenuto conveniente neanche partecipare agli incontri programmati declinando formalmente ogni coinvolgimento. A questo punto la UILTuCs Molise sollecita a viva voce un intervento di tutte le Istituzioni pubbliche coinvolte – enti di controllo ed enti erogatori – volto ad una valutazione più ampia dell’operato dei rappresentanti sia delle Domina Soc. Coop. (ex Luxia s.r.l.), sia dell’Istituto Carsic di Venafro, al fine di garantire la giustizia sostanziale , sino ad oggi negata ai lavoratori licenziati.

Per la UILTuCS Pasquale Guarracino

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