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Video del consiglio comunale.

Il Sindaco Di Brino e il consigliere RussoTERMOLI – Consiglio comunale: è scontro a muso duro tra opposizione e sindaco.Dopo la “guerriglia urbana” andata in scena nella scorsa assemblea civica conclusasi con l’abbandono dell’aula consiliare da parte della minoranza, questa sera si è combattuta una vera e propria battaglia nella sala comunale trasformatasi per l’occasione in terreno di combattimento.

Ad apertura dell’assemblea i presenti hanno osservato un minuto di silenzio dedicato alla tragedia degli immigrati morti a Lampedusa. Ma dopo la breve tregua, si è scatenato il pandemonio. A determinare da subito le polemiche, il primo punto all’ordine del giorno: la revoca del Presidente del Consiglio Alberto Montano.Quest’ultimo è entrato nel vivo della discussione indicando la necessità di una mozione d’ordine per ammettere la richiesta dei consiglieri di centro sinistra del voto segreto sulla sua revoca. La minoranza non è stata concorde con tale scelta ed ha subito alzato il tono della voce e della polemica. Diversi consiglieri sono intervenuti: Paolo Marinucci, Erminia Gatti, Daniele Paradisi, Giuseppe De Lena, Mario Di Blasio. Per la maggioranza ha preso la parola Vincenzo Aufiero dell’Udc.L’opposizione ha portato avanti compatta la linea di procedere alla votazione segreta della revoca sicuri di “spuntarla” contando sui tre voti a loro favore dei tre consiglieri di maggioranza di Fratelli D’Italia e qualche altra “defaiance” nel centro destra. Montano, dal canto suo, non ha ceduto a tale richiesta. A questo punto ad alzarsi e prendere la parola è stato Antonio Russo del Pd che ha ulteriormente alzato il livello dello scontro additando dritto Montano ed invitandolo ad uscire dalla sala consiliare in quanto si discuteva della sua revoca. Urlando Russo ha preteso rispetto proseguendo nel suo intervento “fiume”. Alle parole pesanti “condite” da invettive lanciate dall’esponente del Pd al Sindaco accusato di non avere più la maggioranza e di avere paura di cadere in caso di mancata conferma del Presidente del Consiglio, Di Brino ha rotto il silenzio. Si è alzato in piedi ed ha replicato a tono a Russo che continuava ad urlare vergogna.

L'assisse comunale dopo abbondono aula minoranza
L’assisse comunale dopo abbondono aula minoranza
Nel frattempo l’assessore al turismo Michele Cocomazzi ha cercato di fermare Di Brino che si avvicinava all’uscita dell’aula consiliare per ribattere a muso duro a Russo.E lo scontro tra i due si è consumato proprio davanti l’uscio.Russo ha accusato Di Brino di aver:“fatto disastri e di aver amministrato per 10 anni. Hai portato la città allo sfascio” mentre il Sindaco gli ha replicato “vis a vis” che le vere magagne le hanno combinate loro. “Stiamo ancora cercando di porre rimedio ai disastri che avete lasciato voi”ha risposto ma Russo ribatte: “centomila volte meglio Di Giandomenico” e Di Brino conclude: “finalmente l’hai detto”.

Un litigio andato in onda “in diretta” davanti alla platea che non si è persa nemmeno una battuta. All’uscita della minoranza dall’aula urlano che: “non c’era più maggioranza”, l’amministrazione ha proseguito il consiglio comunale rinviando alcune mozioni in commissione ed approvando solo alcuni punti all’ordine del giorno, dai  rallentatori in via Asia al ripristino del decoro urbano del borgo antico e della stazione ferroviaria. L’interpellanza della minoranza su alcune dichiarazioni del Sindaco sulla chiusura del Cinema Lumière è decaduta per assenza dei firmatari. Il consiglio comunale si è così conluso alle ore 20.20.

Calato il sipario sul consiglio comunale, la discussione è proseguita in rete, sulla nostra pagina facebook myNews.iT dove il Sindaco ha scritto: “Russo dimentica quando sfiduciato come Assessore dal Consiglio Comunale rimase lì senza vergogna, ora si permette di dare lezioni di moralità a chi, come me, ha fatto della coerenza la sua bandiera. Non gli è consentito.”

E dopo qualche minuto anche Alberto Montano ha commentato su facebook: “Quando la politica viene rappresentata nelle forme e nei modi che la minoranza al Comune sta mettendo in scena negli ultimi Consigli quello che mi viene da pensare è che veramente Termoli e i suoi Cittadini non lo meritano. Esistono regole e queste vanno rispettate e non sono le urla scomposte e le invettive che possono intimidirmi. Se vogliono continuare a sbattere la faccia al muro continuino così perchè non si arretra di un millimetro.”

La risposta non si è fatta attendere e il consigliere di minoranza Daniele Paradisi ha replicato: Stasera il consiglio comunale di Termoli, per mano della sedicente maggioranza,ha assistito ad un’ulteriore prova di arroganza e tracotanza, essendo stato impedito ai consiglieri, per l’ennesima volta, di votare secondo le previsioni statutarie, la revoca del presidente del consiglio comunale. Su questo non molleremo, andando avanti ad oltranza con richieste di revoca, fin tanto che non verranno rispettate le modalità di voto sancite da legge e statuto comunale. Ma comunque un dato incontestabile emerge con chiarezza:la maggioranza non c’è più. Hanno resistito nella difesa del Presidente del consiglio 12 consiglieri, oltre al sindaco ed allo stesso presidente del consiglio, che ha espresso un voto per salvare se stesso.”