LECCE_ Importante sentenza della terza sezione civile della Cassazione in materia di responsabilità dei custodi delle strade, quella pubblicata il 28 giugno 2011 e che Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” riporta all’attenzione.
Secondo la Suprema Corte, infatti, i paletti del guard-rail che sporgevano sull’asfalto nel tratto gestito dall’Anas possono essere concausa di un incidente stradale nel quale il motociclista ha perso un braccio e quindi la colpa è anche del gestore della strada che in quanto tale è responsabile concorrente del sinistro e dovrà quindi risarcire il centauro anche se questi andava veloce.
Per i giudici del Palazzaccio anche se il giovane motociclista ha tenuto una guida impropria rispetto alla situazione di pericolo che gli prospettava la strada da percorrere la dolorosa, e del tutto particolare, mutilazione che il giovane ha dovuto subire prova il contributo causale offerto dal gestore dell’infrastruttura.
Con tutta probabilità se i guard-rail fosse stato collocato in maniera corretta il ragazzo non sarebbe un invalido e quindi si evidenzia che la condotta di guida imprudente del conducente della moto non cancella la violazione posta in essere dall’ente responsabile della strada, in questo caso l’Anas, che è comunque tenuto a garantire la sicurezza e risponde del danno ingiusto