TERMOLI _ Vita tormentata per il centro d’accoglienza gestito dalla Misericordia di Termoli. Sono occorsi più del doppio degli anni previsti per metterlo a disposizione dei senza tetto, più del quadruplo della somma preventivata e dopo un anno e mezzo dall’inaugurazione le porte si chiudono di nuovo proprio nel mese di agosto, quando sulla costa aumenta anche l’afflusso di gente senza risorse, che cerca di sopravvivere con qualche lavoro saltuario. Come specificato nell’interrogazione presentata in data odierna dal consigliere Monaco, già nel 2001 la regione Molise erogò circa 111.196,62 euro a fronte dei 121.367 euro richiesti per la realizzazione della struttura finalizzata all’accoglienza dei senza fissa dimora. Identico importo (111.196 euro) fu rifinanziato nel 2003, nel 2004 concessi ancora 150.000 euro, e ulteriori 40.000 euro nel 2005. Evidentemente la struttura faticava a venir su: o si trattava della fabbrica di San Pietro o del pozzo di San Patrizio.
A giudicare da quanto contenuto nelle delibere successive alla prima sembra che la Regione non abbia mai battuto ciglio quando si trattava di tirare fuori soldi per quest’opera utile e necessaria. Ho idea che non sia accaduto sempre lo stesso per istanze da parte di altre associazioni intenzionate ad offrire servizi altrettanto utili e necessari. Incuriosisce l’assenza di richiesta di informazioni relative al servizio stesso. Se il centro d’accoglienza era ritenuto di somma importanza lo era certamente per il tipo di servizio che doveva rendere alle persone e al territorio, eppure sembra quasi che l’attenzione fosse altrove. Non una domanda, non un rapporto, non una richiesta di informazioni sui tempi e i modi di attuazione del progetto. Quasi che il compito dell’Ente regionale si esaurisse tutto nel mettere mano al portafoglio, come accade ai padri di figli viziati.
Nonostante l’ammontare vertiginoso del contributo regionale il centro ha aperto le sue porte solo dopo la convenzione onerosa stipulata con il Comune di Termoli nel novembre 2010 e rinnovata successivamente il 2 agosto 2012, aggiungendo così alle somme già erogate dalla regione Molise ulteriori 12.000 euro all’atto della stipula , 22.000 euro al rinnovo e 5.000 euro per la sicurezza. Di delibera in delibera, di determina in determina il Comune di Termoli comincia a seguire le orme della Regione Molise. Eppure nel mese di agosto, quando la richiesta di accoglienza si fa più pressante, il centro chiude.
Risultato: il numero di chi dorme per strada cresce e scatta anche il blitz delle forze dell’ordine. Credo e spero che il Comune di Termoli, in forza della Convenzione stipulata, possa contare su relazioni dettagliate relative al numero degli ospiti, la loro provenienza e quanto utile per sapere come vengono utilizzati i propri fondi e che tipo di servizio viene offerto sul proprio territorio. Mi auguro che la Regione possa godere di relazioni periodiche come previsto sin dal 2001, in tal caso attendo di conoscere questi dettagli in risposta alla mia interrogazione.
Il consigliere Filippo Monaco
misericordia
ma Filippo lo sa che il ricovero dei senza tetto è stato voluto fortemente dalla Curia e dalla Caritas il cui Presidente è Don Ulisse fratello del consigliere Salvatore Marinucci che lo hanno votato alle comunali e alle regionali. Chiedi a loro perchè quei barboni che vanno tutti i giorni alla mensa della caritas anzicché andarsi ad ubriacare e fare i loro bisogni per la città non vanno alla misericordia. Monaco non ne azzecca una, fai una interrogazione sulla gestione della Caritas
Finalmente
Finalmente leggo parole chiare, bravo Camillo sono contento che tu abbia espresso in maniera così semplice ma altrettanto dettagliata la reale situazione. Purtroppo Monaco, e oramai lo sappiamo tutti, usa questi mezzi on line per darsi un pò di visibilità, andando purtroppo a deragliare verso brutte figure inevitabili se ci sono persone come te che conoscono bene i fatti. Anche se voti a sinistra (non esiste più, come la destra) ti faccio i miei complimenti. Ciao