ROMA _ Il presidente dell’Uprom Salvatore Colagiovanni dopo aver partecipato all’assemblea nazionale dell’Upi, seconda giornata di lavori, ha dichiarato quanto segue: “Il pericolo della chiusura delle Province o comunque sia del decreto Monti così come enunciato ieri, pare scongiurato. Nonostante sia stato formalmente firmato dal capo dello Stato, i partiti non si sono allineati e potrebbero chiedere la fiducia. D’altra parte la forza di un decreto non è sufficiente a cancellare o comunque a cambiare la carta costituzionale, ciononostante occorre tenere alta l’attenzione sugli sviluppi del riordino della Provincia e più in generale degli enti locali. Grazie alle prese di posizione del governatore Polverini, di una serie di senatori del Pdl e del Pd, ma soprattutto grazie alla forte opera di persuasione della Conferenza Stato Regioni, il decreto non sarà depositato ma si avvieranno tavoli di concertazione.
D’altra parte lo stesso presidente dell’Upi Castiglione, sentiti i presidenti delle Province, era pronto ad una serie di iniziative forti come le dimissioni in massa. Alla fine è stato prodotto un ordine del giorno nel quale si chiede al governo di rinunciare al taglio delle giunte e dei consigli provinciali, previsto nella manovra finanziaria. Altrimenti le Province sono pronte a ricorrere alla Corte Costituzionale, pur di far sopravvivere i consigli provinciali. Sono pertanto soddisfatto sia della decisione presa che dell’apporto fornito dai parlamentari Pdl e Pd che contrariamente all’Idv e Udc, hanno capito l’errore cui stavano andando incontro. Resta comunque alta la tensione e la confusione attorno ad un percorso legato ai tagli perché passa, ahimè, il concetto che sono le Province la causa dello spreco. A noi tocca far capire agli italiani che lo sperpero è altrove, per questo è fondamentale l’aiuto degli organi di informazione che hanno un ruolo delicato in questa fase dove noi effettivamente chiediamo loro un sostegno”.
Dimettetevi
Se avreste un pó di buon senso vi dovreste dimettere in massa. Andate tutti a casa, altro che sostegno.
VERGOGNA
ANZICHE’ TAGLIARE SUI COSTI DELLA POLITICA,CHE PERMETTE AI PIU’ FURBI DI FARE UNA VITA DA NABABBI ALLE SPALLE DI NOI CITTADINI E CON I NOSTR SOLDI SI CONTINUA A TARTASSARE SOLO I PIU’ PICCOLI.OCCORRE FARE UNA RIVOLUZIONE CULTURALE FUORI TUTTI I POLITICI E SPAZIO ALLE MENTI GIOVANI ED ONESTI.