Difficile capire il perché di un aumento del costo pasto, passato a 5 euro, soprattutto se si tiene in considerazione di quanta difficoltà facciano le famiglie a sopportare gli effetti della crisi economica.
Si assiste, in tal modo, ad uno scenario già visto, delineato dal governo nazionale. A parole tutti difendono i principi della famiglia, l’importanza della cura da dedicare alla crescita dei bambini salvo poi far ricadere proprio sulle famiglie il peso della loro incapacità amministrativa. Il dubbio che tale bando non sia un fiore all’occhiello dell’amministrazione Di Brino lo dimostra la fretta con cui è stato rimosso dalla sezione “Bandi e gare”. Al suo posto appare il bando per la “procedura aperta per l’affidamento delle attività formative e ausiliarie negli asili nido di Difesa Grande e via dei Campioni”.
Un comportamento che lascia pensare come la cosa più importante sia l’affidamento ad esterni del servizio di educazione dell’infanzia e non l’aspetto alimentare sul quale invece si era investito molto, introducendo l’uso di alimenti biologici e la filiera corta. E’ la dimostrazione che conta di più rispondere alle pressione di quanti guardano all’amministrazione pubblica come ad un bancomat presso cui riscuotere il desiderato e non alle esigenze educative dell’infanzia termolese.
Il Consigliere Comunale Filippo Monaco