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AcquaPubblicaTermoli
TERMOLI – Alla fine, dopo un Consiglio Comunale fiume, l’amministrazione vota per l’adesione all’EGAM, l’ente di governo per la gestione regionale del servizio idrico integrato. A nulla sono valse le mozioni presentati da Paolo Marinucci, impietosamente respinte dalla maggioranza “zerbino” (Partito Democratico in testa!) che invece intendevano ribadire il mantenimento del carattere pubblico e non economico del servizio. Purtroppo, nello statuto di questo Ente su questi aspetti non c’è alcun riferimento o garanzia.

 
I comitati dell’Acqua Pubblica (Forum nazionale dei movimenti per l’acqua, Rap Molise, Fondazione Milani, ecc.) hanno per questo inscenato, durante lo svolgimento del Consiglio Comunale, presso il Municipio, una conferenza stampa in cui puntavano il dito contro un’amministrazione autocratica e sorda alle istanze dei cittadini, che non ha recepito alcuna osservazione presentata dai comitati.

Il rischio è che in uno statuto così ambiguo, in cui non si fa mai cenno al carattere pubblico e non economico dell’acqua, possano invece innestarsi gestioni di tipo privatistico e affaristico (SPA e Multiutility) che di fatto contraddicano la volontà nazionale espressa dai cittadini e le due delibere di consiglio (del 26 giugno 2013 e del 19 gennaio 2015) che esprimevano per Termoli la chiara volontà di gestione pubblica del servizio idrico e la creazione di un’azienda speciale di diritto pubblico. Strada che il Sindaco ha sempre eluso, temporeggiando per due anni, nonostante l’adesione di facciata alle richieste dei comitati, sciupando così tempo prezioso per poter implementare tecnicamente a Termoli un servizio efficiente, totalmente pubblico e senza profitto per alcuno.

D’altro canto esistono molte altre realtà nel Paese che stanno percorrendo la strada della ripublicizzazione con strumenti e leggi avanzatissime (Napoli, la Regione Sicilia, ecc.), non si capisce perché Termoli non possa fare altrettanto. I comitati si rendono ancora disponibili a proporre supporto e consulenze per mantenere  a Termoli l’acqua bene comune, no profit e universale, ma lo scontro contro l’amministrazione ormai resta aperto.