ConsiglioReferendum2TERMOLI – Con l’ulteriore “Consiglio comunale farsa” si è palesato, ancora di più, la volontà dell’Amministrazione Sbrocca di voler soffocare nel silenzio l’opinione dei cittadini termolesi.Con sotterfugi e metodi di basso rango si continuano a negare, mese dopo mese, i più basilari strumenti di partecipazione democratica cittadina e a violare regole costituzionali, norme e precisi obblighi derivanti dallo Statuto comunale e dal Regolamento sulla Partecipazione dei Cittadini.

Anche ieri, 28 gennaio, è andata in scena la replica di un triste spettacolo dove non si è temuto di reiterare il vergognoso sgarbo nei confronti di 33.000 cittadini termolesi che hanno il dovere di pagare tasse e multe ma mai il diritto di esprimere la loro opinione se non la domenica delle votazioni comunali. L’unico fine per il quale il Consiglio comunale è stato nuovamente convocato era la nomina della Commissione, ma ciò non è avvenuto.
Così come non è avvenuto durante il Consiglio del 21 dicembre che si concluse con un nulla di fatto e con la promessa, da parte della maggioranza, di una imminente seconda convocazione subito dopo il 25 dicembre, ma neanche questo è avvenuto.
Lo spessore culturale e il senso civico di cui sono pregni i Consiglieri di maggioranza si misura con il loro silenzio: durante tutta l’assise civica non un intervento ne’ un dibattito, il vuoto totale. Sarebbe interessante conoscere se il loro silenzio sia dettato dalla vergogna provata nei confronti delle loro azioni o, ancor peggio, dall’omertà imposta dai vertici della Giunta Comunale.
Ci eravamo illusi che il Sindaco, prendendo la parola a fine votazione volesse stigmatizzare l’accaduto ma invece, disinteressandosi completamente dell’omicidio democratico appena consumato, glissa sulla vicenda, parlando di temi totalmente estranei all’oggetto della seduta consiliare monotematica.
Eppure nelle interviste e nei comizi elettorali dell’avvocato Sbrocca ci sono stati ampi riferimenti al coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali che l’Amministrazione intende prendere: propaganda elettorale che sfocia nella fandonia a seguito della stesura delle linee programmatiche del Sindaco dove si legge “Il Comune di Termoli deve cambiare verso e rimettere il cittadino al centro del processo decisionale”. Vane promesse che ad oggi risultano essere un vero e proprio tradimento verso il proprio elettorato e la cittadinanza tutta.
Questi atti a servizio di un potere irresponsabile verso i suoi doveri istituzionali, che sarebbero invece di attuare i procedimenti democratici nella Città, che definiscono la legittimità di chi governa, e che ne delimitano i confini del proprio governare, rendono l’Amministrazione Sbrocca inaffidabile e inadeguata a questo compito.
Essa si rende puntualmente responsabile di atti politici inauditi, di una gravità dei procedimenti istituzionali che ledono i principi basilari della democrazia.«»
Suo atto dovuto, per salvare la propria onorabilità politica, vorrebbe che il Sindaco Sbrocca bloccasse immediatamente il procedimento di gara per l’assegnazione dell’appalto del tunnel, di assumersi in prima persona le responsabilità di una intera assise civica inerme ed inconcludente verso i propri doveri istituzionali e di rimettere il proprio mandato concessogli dagli stessi cittadini che ora costringe al silenzio.
I Comitati referendari
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