ncddibrinoTERMOLI – L’ennesima goccia che ha fatto traboccare il vaso… dei termolesi!
Sono trascorse oramai diverse settimane da quando la questione “acqua” ha iniziato ad essere la protagonista indiscussa nella nostra città; ovviamente in un contesto alquanto incerto e ormai saturo di approssimazione e “navigazione a vista”. Sono passati quasi due anni da quando l’amministrazione Sbrocca ha preso per mano Termoli tentando di traghettare la nostra città verso una direzione migliore, ma purtroppo bisogna constatare che il tentativo è fallito!

Dopo la mancata convocazione della commissione referendaria, tanto sbandierata ai quattro venti dall’amministrazione Sbrocca di centrosinistra, dopo il parere favorevole all’ampliamento delle industrie chimiche e la relativa presenza di polveri sottili sopra la norma nei pressi del nucleo industriale, l’ospedale San Timoteo ormai destrutturato e senza tutele, il rischio trivellazioni che incombe sul nostro territorio completamente abbandonato, il corso nazionale (incompleto dopo quasi due anni di lavori), il lungomare nord C. Colombo ancora “in fase di completamento”, la percentuale della raccolta differenziata è calata (mai accaduto prima) e chi più ne ha, più ne metta.

Termoli è bloccata, i servizi sono approssimativi e vicini allo zero; l’amministrazione Sbrocca non ha saputo gestire al meglio le emergenze degli ultimi due mesi: il riscaldamento spento per i bambini della scuola materna di via Volturno, le cui famiglie hanno preferito non mandare i propri figli all’asilo, il riscaldamento saltato all’Artistico e all’Oddo Bernacchia nei giorni più freddi di Gennaio quando il Molise era ricoperto di neve. Insomma una vera e propria sventura.

Per non parlare poi della comunicazione (solo attraverso Facebook e Internet) relativa all’emergenza dell’acqua di questi giorni: la sera il sindaco Sbrocca comunica una cosa, e la mattina seguente un’altra. Per cui una persona anziana che non ha internet, continuerà a lavarsi e a cucinare fin quando qualche anima pia, le comunicherà che dovrà lavarsi e cucinare con l’acqua del supermercato! Non solo: tutte le attività (polisportive, piscine, associazioni sportive, bar, ristoranti, pub) della città cosa faranno? Termoli attende una risposta!
Sig. sindaco non bastano le scuse, occorre prevenire e farsi trovare preparati di fronte a simili emergenze; è come tirare un pugno ad una persona e poi tentare di risolvere offrendogli un cerotto!

Bisogna prendere atto di un fallimento ormai palese a tutti e soprattutto bisognerebbe pensare seriamente a delle possibili ed imminenti dimissioni, per liberare Termoli da questo incubo che attanaglia i termolesi da quasi due anni.

GRUPPO CONSILIARE NCD TERMOLI
COORDINAMENTO NCD CITTA’ DI TERMOLI

 
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