MaroneSbroccaTERMOLI – “Sulla questione idrica che in queste ore attanaglia la città di Termoli è giunta l’ora di porsi una semplice domanda, “Chi sono i responsabili?”. Lo chiedono Termoli ed I termolesi che in queste ore sono alle prese con l’approvvigionamento dell’acqua ed anche per questo argomento bisogna aprire una parentesi perchè sono assolutamente inaccettabili i ritardi delle autobotti giunte a Termoli per giunta dal vicino Abruzzo perchè ormai sappiamo in che modo la regione Molise ha ridotto la propria Protezione Civile. Mai come in questo momento non si può tacere, è giusto che i responsabili paghino, che la regione Molise spieghi che cosa è accaduto e che il comune di Termoli, oltre alle scuse di rito che non servono a nessuno, spieghi una volta per tutte da che parte sta.

Se dalla parte dei cittadini, oppure vicino a coloro che continuano a causare disagi idrici ad una città come Termoli che non si può permettere questi scempi. Una città ridotta in queste ore ad un paesino di frontiera, una città che vive una simile umiliazione e dove i propri cittadini, attualemnte, non si possono lavare e non possono utilizzare l’acqua per usi domestici. La regione deve dunque spiegare che cosa è accaduto, sono due giorni che assistiamo a tavoli tecnici in municipio. Tavoli tecnici che la mattina sortiscono un’esito e la sera lo capovolgono. Perchè i valori della nostra acqua non sono nella norma, che cosa è accaduto. Nessuno riesce a dare spiegazioni e si è dovuti arrivare all’ordinanza del Sindaco e a quelle scene in pubblica piazza dove la gente fa la fila per ore per riempire le proprie taniche oppure prende d’assalto i supermercati. Questo è davvero troppo. In queste ore la dignità dei termolesi è messa a dura prova. Rivolgiamo un ultimo appello alla Regione, si individuino e si puniscano i responsabili prima che la situazione degeneri.

Quatto accaduto sottolinea ancora una volta l’inefficienza della gestione attuale della cosa pubblica che è sotto gli occhi di tutti i cittadini del basso Molise. Un’ultima considerazione, per utilizzare questo ingente quantitativo di disinfettante, in che condizioni si trova realmente l’acqua che siamo stati costretti a bere ed a consumare fino a qualche ora fa”.

Il consigliere comunale
Michele Marone
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