Comune di MafaldaMAFALDA _ Oramai tutti conoscono la questione “ Biomassa” a Mafalda come alcuni l’hanno definita ma nessuno sa quello che veramente sta accadendo in questo piccolo paese molisano. “La situazione a Mafalda è grave!”. Così parla per la prima volta la consigliera di maggioranza Valeria Simigliani. Le motivazioni che l’hanno spinta a farsi avanti sono diverse ma principalmente il fatto di aver preso coscienza di non essere fatta per la “politica”. “Tre anni fa-dice la consigliera- pensavo di poter cambiare la mentalità, la cultura, lo sviluppo del nostro paese affinché tutti i cittadini potessero rispettarsi e vivere insieme pacificamente, ma già dopo la vittoria nelle scorse elezioni mi sono accorta che invece di migliorare, la situazione stava peggiorando.

Mi ero candidata perché avevo tanti bei sogni nel cassetto e, con questi, quello principale di tutelare la salute di tutti i cittadini, ma non pensavo che questo sarebbe stato in contrapposizione con gli altri diritti degli stessi, ossia il diritto al lavoro dei cittadini e il diritto-dovere degli amministratori di rispettare la res pubblica. Con la recente crisi economica, poi, la cosa si è intensificata: da una parte troviamo dei nostri cittadini, gli operai della smi, che stanno perdendo il lavoro e che la società Dafin qualche mese fa ha formalizzato l’intenzione di ricollocarli dentro la ormai famosa centrale a biomasse; dall’altra l’intenzione di questa amministrazione di andare avanti nella “lotta” contro la società potrebbe mettere a rischio il nostro Comune e tutti i cittadini che vi abitano a causa delle citazioni che pendono sullo stesso.

A differenza dei miei colleghi consiglieri, io ho capito di aver fallito come amministratore perché non sono stata in grado di garantire i diritti dei miei concittadini e ho paura che la strada che l’amministrazione sta intraprendendo potrebbe portare il Comune in rovina! Allora a chi giova tutto ciò? Il Comune non ha abbastanza fondi per potersi permettere di affrontare ulteriori cause giudiziarie dato che ormai da tre anni sta pagando profumatamente non uno ma diversi avvocati! La cosa più preoccupante, però, è il risarcimento danni chiesto dalla Dafin al Comune e ai consiglieri che, oltre alle 450.000 euro che sicuramente il Comune dovrà restituire, comunque resta valido e nessun avvocato mi può garantire che prima o poi (anche tra 10 anni) i cittadini non pagheranno per gli errori commessi da questa e dalla passata amministrazione.

Vorrei chiarire un punto fondamentale secondo me: il Comune è una cosa e l’amministrazione è un’altra, quest’ultima è costituita da quei soggetti che dovrebbero non salvare il mondo, ma garantire una efficacie ed efficiente gestione dei soldi pubblici. Quando la nostra lista si è candidata tre anni fa è stato promesso ai cittadini trasparenza, democrazia e libertà di scelta poiché non cadessimo negli errori della passata amministrazione sul non coinvolgimento popolare e per questo siamo stati votati! Io penso che molti cittadini, adesso, invece, non sono al corrente di quello che sta accadendo nel nostro Comune e per questo debbano essere informati! Per tutto ciò premesso non condivido le scelte che questa amministrazione sta portando avanti e da ora in poi mi dissocio da tutte le dichiarazioni e atti che verranno fatti.

Inoltre invito vivamente tutti gli amministratori comunali a riflettere bene su ciò che andranno a fare in futuro poiché la situazione del nostro Comune è grave e perché tutti teniate bene a mente che i soldi dei contribuenti non sono soldi nostri che possiamo gestire come vogliamo, anzi dovremmo amministrarli come se fossero nostri! Difatti, vorrei vedere se, con questa crisi economica, uno di noi utilizzerebbe i soldi propri per continuare a fare cause su cause, cosa rimarrebbe per il sostentamento della propria famiglia? Niente! Ed è proprio quello che potrebbe accadere a Mafalda. Io non mi ritengo una politica ma quello che mi interessa è che la mia famiglia, parenti, amici e gli altri cittadini non paghino per gli errori fatti e che si potrebbero continuare a fare! Noi tutti siamo partiti con degli obiettivi ma, visto che la situazione e la gente ora è cambiata rispetto a tre anni fa, questi non sono più compatibili né con gli interessi della gente e tantomeno con le risorse comunali. Pertanto, sentendomi fallita come amministratore, sto seriamente pensando alle dimissioni.”

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