TERMOLI – Lavori corso nazionale, Di Brino interroga il Sindaco sulla decisione di cambio dei materiali per la pavimentazione senza modifica o variante del progetto approvato e per la quale è stato affidato l’appalto alla ditta De Francesco di Castelpetroso. Secocondo l’ex sindaco, infatti, la Giunta comunale, rispetto a modifiche sostanziali, avrebbe dovuto riunirsi e discutere dei cambiamenti da approvare con apposita delibera. Nulla di tutto ciò è stato fatto dal sindaco Angelo Sbrocca e dal suo esecitivo e, per tale motivo, Di Brino ha inviato una interrogazione urgente al primo cittadino chiedendo una risposta scritta. Questo il testo dell’interrogazione:

Antonio Basso Di Brino, in qualità di consigliere comunale e capogruppo dell’N.C.D. PREMESSO CHE – con deliberazione di G.C. n. 516 del 06/12/2012 veniva approvato il progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione urbana Termoli Nord per l’importo complessivo di € 3.411.422,00 di cui € 2.730.750,79 per lavori a base d’asta, compresi gli oneri per la sicurezza pari ad € 35.000,00; – con determinazione dirigenziale n. 45 del 23 gennaio 2013 si stabiliva di procedere all’appalto dei lavori mediante procedura aperta, da esperirsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.; – all’esito delle verifiche delle offerte pervenute, con determinazione dirigenziale n. 1312 dell’11/07/2013 l’appalto dei lavori veniva definitivamente aggiudicato in favore della ditta De Francesco Costruzioni s.a.s. di Castelpetroso per l’importo contrattuale complessivo di € 2.373.024,66 ottenuto detraendo dall’importo assoggettato a ribasso, pari a € 2.695.750,79 il ribasso del 13,27 % pari ad € 357.726,13 aggiungendo l’importo di € 35.000,00, a titolo di oneri per la sicurezza non assoggettati a ribasso; – tra i criteri previsti per l’analisi in sede di gara dell’offerta economicamente più vantaggiosa vi era anche quello relativo alla tipologia di materiali utilizzati per la pavimentazione di Corso Nazionale ed il relativo spessore la cui valutazione ha concorso all’attribuzione del punteggio finale in favore della ditta risultata aggiudicataria; APPURATO CHE -la Giunta Comunale di Termoli, con deliberazione n. 285 del 31/10/2014 ha espresso atto di indirizzo al RUP circa l’utilità di apportare elementi correttivi alle originarie previsioni del progetto di riqualificazione urbana Termoli Nord – 2° lotto: Piazza Monumento e Corso Nazionale, con particolare riferimento alla necessità di migliorare il contesto urbano con l’impiego di materiali qualitativamente diversi e con una rivisitazione della sistemazione della piazza e dei relativi arredi, mediante l’utilizzo della variante in corso d’opera, senza aumento di costo e stravolgimento progettuale, di cui all’art. 132, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.

EVIDENZIATO PERALTRO -che detto intendimento è stato confermato in diverse dichiarazioni rilasciate a giornali telematici e quotidiani locali dal Sindaco di Termoli il quale ha affermato di aver provveduto alla modifica del progetto dei lavori di riqualificazione urbana Termoli Nord – 2° lotto riguardante Piazza Monumento e Corso Nazionale rispetto a quello regolarmente approvato;

APPURATO CHE – ai sensi dell’art. 132 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. e degli artt. 161 e 162 del D.P.R. 207/2010, il diritto alla modificazione dei lavori in corso d’opera è limitato dal divieto di mutare sostanzialmente la natura dei lavori compresi nell’appalto e che quindi le varianti non possono modificare sostanzialmente il progetto originario e devono essere determinate da eventi non noti o non prevedibili nella fase progettuale; RILEVATO CHE – l’utilizzo di materiali diversi rispetto a quelli previsti in progetto sia per forma che per qualità oltre che per spessore comporta una modifica sostanziale del progetto tale da richiedere l’approvazione da parte della Giunta Comunale di una perizia di variante tecnica con la sottoscrizione di un atto aggiuntivo al contratto originario, sottoscritto dall’esecutore in segno di accettazione; – l’operato dell’Amministrazione Comunale ha comportato per di più una violazione della tutela della concorrenza e della parità di condizioni e di trattamento dei partecipanti alla gara di appalto che sono stati quindi lesi atteso che il progetto posto a base di gara è stato modificato nella fase di esecuzione contrattuale per cause previste o prevedibili al momento della progettazione o comunque in modo sostanziale, per quantità e qualità, con una sproporzionata dilatazione dei costi sopportati dalle finanze pubbliche;

EVIDENZIATO INOLTRE CHE -dall’attività provvedimentale posta in essere dal Comune di Termoli non si evince se dette variazioni nell’esecuzione dei lavori di Corso Nazionale rientrino o meno nell’ambito del quinto dell’importo dell’appalto autorizzabile dal RUP o se viceversa vi eccedano richiedendo, quindi, espressa accettazione della ditta appaltatrice; EVIDENZIATO CHE -detta perizia di variante tecnica non è mai stata approvata dalla Giunta Comunale nonostante abbiano già avuto inizio i lavori di pavimentazione di Corso Nazionale con materiali di diversa tipologia, forma e spessore e che quindi trattasi di lavori non autorizzati in quanto privi di copertura finanziaria e non regolarizzabili a posteriori, non essendo ammissibili varianti a sanatoria; Tutto ciò premesso il sottoscritto consigliere comunale VISTO l’art. 43, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000; VISTO l’art. 48, comma 1, del Regolamento del Consiglio Comunale

INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE con quali atti amministrativi è stata approvata la modifica sostanziale dei lavori di pavimentazione di corso nazionale; – se detti lavori hanno copertura finanziaria e se vi è stato il preventivo impegno di spesa; – se rientrano nel cd. quinto dell’importo dell’appalto per il quale il RUP avrebbe dovuto sottoscrivere, prima dell’inizio dei lavori, un atto di sottomissione, o se viceversa sono superiori e quindi necessitavano di un atto aggiuntivo al contratto principale da sottoscriversi sempre prima dell’inizio dei lavori

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1 commento

  1. Effetto Renzi.
    Quanto sostiene Di Brino, se risulta a verità, è grave. I nuovi amministratori si sono lasciati invaghire da Renzi, credono che ora a loro tutto è possible senza rispettare le norme che disciplinano i lavori pubblici. Dimostrano strafottenza! Meraviglia molto considerato che il Sindaco, professionalmente è uomo di legge, non vorrei che su quella poltrona simonta la testa, sarebbe un peccato e un’altra delusione per Termoli.