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TERMOLI – Quando perseverare è diabolico. Ancora una volta, con la sua delibera di indirizzo del 3 ottobre 2013, la Giunta comunale di Termoli dimostra di voler affossare l’Istituto Tecnico Tiberio, riproponendo “lo spezzatino“. Essa, forse spinta da altre logiche ammantate da quella della razionalizzazione della rete scolastica, dimentica – volutamente ? o proprio non lo sa ? – che l’Istituto Tecnico Ugo Tiberio è una unica Istituzione scolastica – identificata dal MIUR con un unico codice – e che già il TAR Molise si è espresso tre anni orsono contro lo scorporo degli indirizzi Nautico e Geometri.

Le ragioni, riconosciute all’epoca dal TAR, sono tuttora valide ed anzi accresciute essendo ben quattro le classi ora articolate rispetto all’una che portò alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. Qualora gli Organi preposti volessero e dovessero confermare tale scelta scellerata si è pronti a riproporre analogo ricorso. Vogliamo confidare però nel nuovo Consiglio Regionale, cui spetta deliberare sul dimensionamento aldilà dei pareri delle altre Amministrazioni, affinché voglia evitare di ripetere la brutta figura del precedente consesso. I docenti, gli studenti ed il personale dell’Istituto Tecnico Tiberio non sono contro la razionalizzazione della rete scolastica. Essi ritengono, però, che vi siano altre strade percorribili, già indicate anche nella delibera del Collegio Docenti del 6 settembre u.s. inviata alle Amministrazioni interessate, che meglio tutelano non solo l’identità, ma anche il futuro dell’Istituto Tiberio e che porterebbero alla stessa riduzione delle dirigenze scolastiche fissate senza aggravi di costi.

Se errare è umano e perseverare nell’errore è diabolico, il sospetto è legittimo : o vi sono ben altre motivazioni dietro a queste scelte oppure vi è perlomeno assoluta non consapevolezza, ad esser buoni, della materia sulla quale si è chiamati a deliberare. Tra le altre cose, non si comprende come si possa chiedere la deroga alle norme per conservare l’autonomia dell’istituzione Liceo Perrotta / Liceo Jacovitti che assommano a poco più di 400 alunni e non chiederla invece per l’ITIS Majorana che ha 640 studenti ; chi si avvicina di più ai nuovi parameri di legge ? Ma questa è solo una delle incongruenze e perplessità.

Queste brevi note a caldo saranno seguite, a freddo, da ogni azione atta a tutelare l’identità e la dignità della nostra Scuola che non può essere considerata merce di scambio da spartirsi per interessi diversi che nulla hanno a che vedere con la qualità e la varietà dell’offerta formativa sul territorio.

prof. Angelo De Gregorio

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1 commento

  1. Se non si conosce la storia
    Condivido pienamente le parole del Prof. De Gregorio e vorrei aggiungere solo uno spunto di riflessione per chi ha l’arguzia di coglierla e per gli studenti.per capire l’importanza di un istituto non bisogna guardare solo al numero di iscritti, ma al ruolo che una scuola ha in una collettività. Il nautico che ha da poco compiuto 50 anni fa parte della storia e della società di Termoli è per dirla alla politichese un istituzione e come tale merita rispetto come meritano rispetto tutte le persone che lo hanno reso più di una scuola.Io forse non sono stato tra i suoi elementi più brillanti ma in quegli anni passati al Nautico ho appreso delle lezioni da persone straordinarie e mi dispiacerebbe se i nostri figli non avessero queste opportunità semplicemente perché per una pura ragione ragionieristica il Nautico non esiste più.