
Le indagini, avviate nel 2015 e in corso, sono state coordinate dalla Procura di Larino e condotte dal Noe di Campobasso con la Capitaneria di Porto di Termoli. Sono iscritti nel registro degli indagati 7 persone tra amministratori e funzionari pubblici nonché i responsabili della società di gestione dell’impianto, la Crea srl, in relazione al mancato adeguamento strutturale e funzionale dell’intero impianto di depurazione. Si tratta dell’attuale sindaco della città, Sbrocca, dell’ex primo cittadino Di Brino, di due ex dirigenti del settore lavori pubblici del Comune, due dirigenti della Crea ed un altro funzionario di un ente di controllo in ambito ambientale.
In merito al provvedimento Sbocca dichiara la sua estraneità in una nota:
“Ho completa fiducia nel lavoro che la Magistratura sta effettuando su un tema così importante al quale mi sono dedicato fin dal mio insediamento con forte impegno mio e della struttura comunale – commenta il sindaco Sbrocca -. Pertanto sono certo che al termine dell’indagine sarà rilevata la nostra totale estraneità a quanto oggetto di indagine”.
L’ex primo cittadino, Di Brino, raggiunto telefonicamente a Bruxelles mentre si trovava ad una cena politica con Raffaele Fitto, sottolinea: “Non ho ricevuto nulla. L’amministrazione da me gestita è caduta a fine 2014 per cui non ho nulla a che vedere con i fatti successivi. Appena rientrerò a Termoli cercherò di capire meglio”.