Video della conferenza stampa.
Gli assessori Leone e Cocomazzi ed il sindaco Di BrinoTERMOLI _ “Nessuna parentopoli al Comune di Termoli. Daniele Di Vito è stato contrattualizzato in Municipio dal Sindaco Greco insieme all’avvocato Casale a seguito dello scorrimento di una graduatoria pubblica”. E’ quanto dichiarato oggi dal Sindaco Antonio Di Brino nella conferenza stampa convocata per rispondere alle accuse di «Parentopoli» lanciate dai consiglieri comunali Filippo Monaco ed Antonio Russo nei giorni scorsi.

Al momento del mio insediamento l’ho confermato ma in qualità di dirigente all’urbanistica dovrà dare conto dei risultati su progetti già definiti _ ha proseguito il Sindaco _, se non ci saranno sarà trattato alla stregua degli altri dirigenti municipali”.

Sugli info-poin turistici, il sindaco sottolinea il trasferimento dell’Assessorato al Turismo nella Torretta Belvedere aperto anche nelle ore serali dove dipendenti pubblici qualificati forniscono tutte le info ai richiedenti creando così un punto di riferimento pubblico certo quale l’Assessorato. Anche l’azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo ha aperto un info-point e: “ritengo che sia meglio dei gabbiotti di legno con giovani presi all’ultimo momento”.

Per quanto riguarda l’operazione urbanistica legata al Rosary Di Brino ha precisato: ”La chiusura degli alberghi in questa citta’ non e’ cosa di oggi ma risale gia’ a diversi anni fa, ricordo l’hotel Rosa dei Venti, il Savoia, poi il Rosary ed il Garim a causa del mercato turistico che non ha premiato diverse strutture ricettive della zona. Non è bello e non è positivo avere un lungomare con hotel fatiscenti e chiusi per cui a nostro avviso è meglio riqualificare la zona e lo stiamo facendo con il Piano casa. In questo modo stiamo accompagnando le scelte turistiche già dettate dal mercato”.

un momento della conferenza stampaSugli asili nido della città non saranno privatizzati ma ci sarà l’esternalizzazione del servizio. “‘La decisione e’ stata presa per ridurre i costi del personale che ammontano ad 1 milione e 400 mila euro l’anno per 148 bambini mantenendo la qualità del servizio ed altri comuni italiani si stanno orientando per la stessa scelta _ ha detto il sindaco _. Gli asili nido restano pubblici. Chiedo all’ex Assessore Russo che ha seguito l’assessorato per 3 anni e mezzo se si è chiesto come mai il personale è rimasto precario piuttosto che venire ad addebitarlo a noi che siamo insediati da meno tempo. Questa amministrazione, glielo ricordiamo, ha provveduto ad avviare la stabilizzazione dei precari negli uffici comunali forse l’ha dimenticato. Allora diciamo le cose come stanno: quel personale degli asili da 20 unità con contratto a tempo pieno è stato aumentato a 40 unità con contratto a tempo parziale, operazione fatta durante la sua gestione con assunzioni politiche e clientelari. Perchè non ha provveduto lui a stabilizzarli invece di lamentarsi? 

Forse perchè non possono essere stabilizzati. Con il nuovo bando sicuramente si dovrà tenere conto del personale con esperienza però  è anche vero che chi è di Termoli e si è diplomato o laureato con tale specializzazione e non ha mai lavorato non potrà restare sempre senza niente. Qualche spiraglio occupazionale dobbiamo pur darglielo. Questo è quello che penso in proposito”.

Sull’aumento della retta degli asili nido del 20 per cento, il primo cittadino ha chiariato:

”Si tratta per il momento di un importo a base d’asta non del costo reale dei buoni mesa. Nel momento in cui sara’ affidato l’appalto, potrebbe esserci anche un ribasso d’asta per cui oggi non si puo’ ancora parlare di incremento definitivo del costo del servizio. Il vero aumento della retta passata da 2,99 euro a 4 euro c’e’ stato con la precendente amministrazione comunale. Diaciamola tutta anche in questo caso. Ho ricevuto delle critiche feroci sulla qualità del cibo servito ai bambini proprio durante la sua gestione. Non mi sembra che i bastoncini findus sia un menù di qualità biologico come dichiarato da Russo così come la frutta servita che veniva comprata dalla stessa famiglia Russo e servita alla mensa sia stata biologica. Inoltre l’acqua veniva servita in brocche e questo ha suscitato molte contrarietà ed i piatti lavati a mano in poco spazio dal personale non era igienicamente inoppugnabile. Per questo siamo passati ai piatti in plastica”.

Sul concorso Vigili urbani, il Sindaco ha dato risposte anche su questo e la ”vacatio” del coordinatore dei Vigili urbani. “C’è un ricorso al Tar Molise del secondo classificato al concorso contro il vincitore. Quando ci sarà il verdetto non ci sarannno problemi a dare seguito alle decisioni, qualsiasi esse siano. Voglio anche annunciarlo qui oggi che lo stesso faremo con Sciarretta. Sulla nomina del Luogotenente Cappella che ha avuto mansioni superiori per 6 mesi mentre oggi ha solo specifiche responsabilità. Tale coordinamento è stato a costo zero contrariamente a quanto fatto dall’ex Sindaco Greco che ha chiamato a coordinare Rocco Giacintucci spendendo l’anno 70 mila euro”.

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7 Commenti

  1. poco convincente
    Il sindaco dice che l’ing. Di Vito è stato contrattualizzato dalla precedente ammninistrazione, e lui lo avrebbe solo confermato. Bisogna chiarire quanti dirigenti sono stati confermati e quanti no. E perché quelli si, e perché quegli altri no. Se sono stati riconfermati tutti, è una cosa, se sono stati rinconfermati solo alcuni è ben altra cosa.
    Per gli infopoint, potrei anche essere d’accordo sul merito, ma non sul metodo, e poi nelle parole “quei giovani presi all’ultimo momento” c’è una sfumatura dispregiativa. Certamente una scelta che non aiuta i giovani disoccupati, né è positiva la mancanza di sensibilità verso una loro riqualificazione. Basso questa mi sembra una bassezza. Per l’operazione urbanistica del Rosary la risposta del sindaco è Demenziale. Siccome il turismo alberghiero langue, chiudiamo. E allora che ci state a fare? Possibile che non avete uno straccio di idea per rilanciare il turismo. Poi le motivazioni aggiuntiva sconfinano nel risibile: non vogliamo vedere alberghi fatiscenti sul lungomare. E’ come dire mandiamo via i negri perchè puzzano. Ma come possiamo immaginare un lungomare senza alberghi, ridotto in un alveare di appartamenti. Uno deve fare di tutto per scongiurare una tale ipotesi, non abbandonarsi al fatalismo. Se poi deve accadere, accadrà, ma almeno si combatte. Non ci si arrende prima.
    Non è una privatizzazione, ma una esternalizzazione. Qui il sindaco ci vuole prendere per fessi.Di fatto si buttano alle ortiche le vecchie maestre. Le si umiliano costringendole a partecipare ad un bando. E tutti gli anni spesi al servizio dei bimbi e della città, non contano niente. Perchè? Perchè il sindaco ci dice che erano assunzioni clientelari. Ma se sa che le cose erano così, perché non lo ha denunciato quando era consigliere di minoranza. Perchè è faticoso fare l’opposizione in modo serio. Meglio farla con la fascia da sindaco. Facile farlo da una posizione di potere. Facile, ma scorretto.
    Vigile urbano. Se uno vuole aspettare tutte le pronunce della giurisdizione amministrativa, staremmo freschi. Il vincitore deve essere nominato. Se il Tar annulla, c’è il consiglio di stato, se alla fine si riscontra un’illegittimità si revoca. Così si fanno le cose se si vuole garantire efficienza e funzionalità in tutti gli organi dell’amministrazione. Una nota di merito comunque bisogna darla al Sindaco. Ha cercato di dare delle risposte politiche, non ha portato avvocati e ha voluto al suo fianco i due assessori nell’occhio del ciclone: Cocomazzi e Leone. Come dire, rinconfermo loro la fiducia. Contento Lui. Giudizio finale, basso.

  2. ma quando mai
    Il sindaco dice che in qualità di dirigente all’urbanistica l’ing. Di vito deve rendere conto dei risultati, se non ci saranno, sarà trattato come gli altri dirigenti. Si vede come ha trattato i due assessori oggettivamente inadeguati al ruolo che ricoprono, l’iracondo Leone e il distratto Cocomazzi: li ha messi sotto l’ala protettrice della sua benevolenza. In realtà questa affermazione ci fa sorridere, perché è una pietosa bugia data in pasto al popolo bove. Ma tra il popolo ci sono anche le volpi e le faine.

  3. Alla luce di quello che sta emergendo dobbiamo riconoscere, ci piaccia o no, che la n0stra città ha vissuto anni migliori quando c’erano i vecchi Lapenna D’Aimmo e Di Giandomenico. Altri tempi, altro stile. Poi siamo tutti bravi a criticare ma parliamo bene e razzoliamo male!! Ah, a proposito, il manuale Cencelli non è mai stato messo nel cassetto… abbandoniamo l’ipocrisia, per favore.