TERMOLI _ A distanza di due settimane dal doppio successo ottenuto a Campomarino, verrà riproposta domani sera, sabato 28 febbraio 2009, nell’Auditorium Giovanni Paolo II di Santa Maria degli Angeli a Termoli,  la commedia di Eduardo de Filippo “FILUMENA MARTURANO”. Lo spettacolo, con ingresso assolutamente gratuito, avrà luogo dalle 21.

L’OPERA
Il testo della presentazione descrive tutto lo spessore di ragguardevole importanza sui valori della vita umana, come d’altronde sono tutte le opere di Eduardo De Filippo: “FILUMENA MARTURANO è la sua opera teatrale, divisa in tre atti, che vede per la prima volta protagonista assoluta una donna. Il dramma, scritto nel 1946, prende spunto da una notizia di cronaca comparsa sul giornale in quel periodo: “una donna si finge moribonda per farsi sposare dal suo amante”.

Questa commedia è ricca di argomenti che tuttora sono molto discussi negli ambienti sociali, politici e religiosi come la famiglia, la povertà, la prostituzione, l’aborto, la difesa della vita, in questi giorni di stringente attualità. Il personaggio di Filumena Marturano ha una personalità molto forte, con un forte senso della realtà: è ostinata, perseverante, determinata. Caratteristiche che all’epoca appartenevano solo al mondo maschile ma che lei ha dovuto adottare per difendere e rivelare tre grandi segreti: i suoi tre figli di cui molti la invitavano a disfarsi.
Per dare loro il calore della famiglia, quella famiglia che lei non ha potuto mai avere, ha escogitato l’inganno dell’agonia per farsi sposare da don Domenico Soriano: uomo ricco, egoista e frivolo. Lui, per difendere la sua libertà ricorre alla legge del mondo, quella scritta sulla carta, mentre lei, Filumena, conosce solo la sua legge: quella del cuore e dei sentimenti che difende con rabbia e passione.” 
Il gruppo è formato da persone locali che incontriamo per le strade del paese mentre svolgono le proprie commissioni quotidiane, che siano essi pensionati, lavoratori, casalinghe, studenti professionisti. Gli stessi interpreti hanno curato nei minimi particolari la scenografia allestita con trofei e coppe che vincevano i cavalli di don Domenico, una delle sue passioni di gioventù oltre che quella di correre dietro alle giovani donne.
Carmelina Ferraro in Pellegrini, con grande passione ha dato vita alla protagonista Filumena Marturano sprigionando tutte le caratteristiche che il personaggio richiede, trasmettendo emozione e suspense tra il pubblico. C’è da ricordare il famoso monologo della “Madonna delle rose” che il papa  PIO XII si fece recitare dall’attrice Titina de Filippo durante una udienza privata con il primo cast della commedia.
Il bravo Gino Fiorentino, calato nella parte di don Domenico Soriano, affascina i presenti in sala anche per i suoi tratti somatici che ricordano il grande Eduardo. Antonietta del Priore ha interpretato il ruolo di Rosalia Solimene, confidente di Filumena,  invecchiata dal trucco “fai da te” si è resa irriconoscibile anche dagli amici del pubblico, così come Franco Romano, che ha vestito i panni di Alfredo Amoroso, uomo di fiducia di don Domenico. Alessandra Pane ha indossato la divisa di Lucia, cameriera di casa Soriano;  Rosanna Campanelli, ha interpretato il ruolo di Diana, giovane  fiamma di don Mimì;
I tre bravi ragazzi: Mino Sorressa – Michele l’idraulico; Luigi Chiavarone – Umberto il camiciaio; Eugenio Annese – lo scrittore, hanno dato vita ai tre figli di donna Filumena;  Luisa Regio – Teresina, sarta di donna Filumena col vizio di  fare la cresta sulla sua stoffa per crearci il vestitino alla sua  piccirella;  I simpatici Luigi Turdò e Vittorio Desiderio si sono presentati nei personaggi del primo e secondo facchino. Luisa Conti  si è interessata del libero adattamento rivelando; “ogni volta che seguivo le prove sentivo un brivido scorrermi sulla pelle nell’ascoltare i commoventi monologhi della commedia che recitava Carmelina”.

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